Cesena, metanodotto: sotto esame in Ministero le modifiche, l’inizio dei lavori slitta a maggio

Non è ancora giunto a termine l’iter amministrativo e autorizzativo necessario per avviare i lavori di realizzazione del metanodotto Sestino-Minerbio, che attraverserà anche i territori di cinque comuni del Cesenate. Nelle scorse settimane l’Unione Valle Savio ha dato l’ok alle movimentazioni di terra per posare le condotte di Snam anche in aree sottoposte a vincolo idrogeologico, che nel comprensorio hanno una lunghezza complessiva di circa 14 km di tracciato, più di un terzo dei 37 km totali in zona. Ora in Comune si sta però ancora istruendo l’autorizzazione paesaggistica, che include appunto il vincolo idrogeologico per il quale l’Unione ha già rilasciato il permesso, accompagnato da 16 prescrizioni per tutelare aree classificate come fragili per possibili frane e allagamenti, dislocati nei territori di Cesena, Mercato Saraceno, Sarsina, Roncofreddo e Sogliano.

Queste procedure in corso a livello locale non sono comunque le sole da perfezionare prima di chiudere il cerchio.

Il progetto, pur rimanendo lo stesso, ha infatti subito alcune ottimizzazioni, in parte derivanti dall’introduzione di nuove metodologie trenchless, in altri casi per rispondere a richieste degli enti oppure conseguenti ad approfondimenti della progettazione esecutiva, in particolare in corrispondenza dei corsi d’acqua. Dunque Snam ha sottoposto al Ministero dell’Ambiente un’apposita check-list di queste ottimizzazioni e da Roma hanno escluso già nello scorso mese d’agosto la necessità di eseguire nuove valutazioni ambientali. Tuttavia è in corso una procedura per approvare esclusivamente i ritocchi inseriti, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica n.327/2001 dedicato alle infrastrutture energetiche. La procedura è in capo al Ministero dell’Ambiente. Possono essere inviate osservazioni fino al 12 febbraio, via Pec, a dgis.div04@pec.mase.gov.it.

Parallelamente, sia il Ministero che la Regione stanno verificando se sono state ottemperate le prescrizioni di Valutazione d’impatto ambientale dettate.

Restano insomma alcuni tasselli da mettere prima di potere aprire i cantieri. Servirà ancora un po’ di tempo e quindi ci sarà un piccolo slittamento rispetto alla possibilità di iniziare i lavori nel mese di marzo, come si era ipotizzato. Se non ci saranno intoppi, Snam confida di riuscire ad aprire i primi cantieri in maggio. Ovviamente sempre che non arrivino colpi di scena dalle azioni legati annunciate dal comitato “Notubo”, che proprio per raccogliere fondi per pagare gli avvocati che dovranno portare avanti la lotta davanti ai giudici ha organizzato per questa sera una cena in una sala della parrocchia di Sant’Egidio. Un’iniziativa su prenotazione (al numero 328-3585020), in partnership con un’azienda e con una vacanza in palio per una delle coppie partecipanti da estrarre.

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