Si svolgerà regolarmente nella forma aperta al pubblico il Consiglio comunale di oggi che il capogruppo di Fratelli d’Italia, Marco Casali, aveva chiesto di fare a porte chiuse, preoccupato dalla eventualità che i manifestanti pro Palestina che si riuniranno stasera alle 19 in piazza Almerici (anche per condannare pubblicamente il nuovo attacco israeliano dell’altra notte alla “Freedom Flotilla”, altra missione umanitaria diretta a Gara per portare alla popolazione stremata medici, infermieri e farmaci) possano entrare di nuovo all’interno del palazzo comunale, come è accaduto il 25 settembre. Il presidente del Consiglio comunale, Filippo Rossini, ha risposto alla formale richiesta inoltrata da Casali facendo notare che l’articolo 86 del regolamento «richiama una situazione di fatto e non solo potenziale. Le sedute consiliari sono pubbliche come espressione di un principio di trasparenza, e l’eccezione a detto principio non può derivare da una interpretazione a carattere estensivo ma, bensì, dall’applicazione rigorosa della norma, come disposto dall’articolo 70 del regolamento del Consiglio comunale». Ha comunque fornito una rassicurazione: «Qualora dovessero verificarsi eventi che non consentono il regolare svolgimento della seduta, sarà senz’altro mia cura, oltreché mio dovere, applicare la disposizione di cui all’articolo 86 citato». Quindi i manifestanti verranno allontanati. Comunque, a proposito della pacifica “invasione” del municipio fatta dai manifestanti il 25 settembre, Rossini ricorda che non hanno interrotto la seduta: dopo una breve permanenza nella sala del Consiglio comunale, sono scesi giù in piazza, dove si sono confrontati con il sindaco Enzo Lattuca e alcuni assessori e consiglieri comunali, ottenendo tra l’altro appoggio alle ragioni che li avevano spinti a organizzare il corteo, e «non è stato possibile riprendere, dopo la sospensione, quella seduta, a causa della mancanza del numero legale». Il numero minimo di presenti era infatti venuto meno per la libera scelta di alcuni consiglieri di prendere parte alla mobilitazione, o comunque ascoltare chi l’aveva organizzata.
Cesena, manifestazione pro Palestina in piazza: bocciata la richiesta di chiudere al pubblico il Consiglio comunale
