Da Cesena a Lisbona, 25 giorni in bici fino all'Oceano

Cesena

CESENA. Una bellissima impresa sui pedali terminata in maniera rocambolesca. Con un furto e la necessità di contattare il personale diplomatico italiano in Portogallo per poter far rientro a Casa.
Dalle Vigne a Lisbona in bicicletta. È l’incredibile viaggio sui pedali, compiuto in poco più di tre settimane, da Marco Cecchetti ciclista del Gruppo Sportivo Vigne, squadra ciclistica cesenate appoggiata anche da Romagna Iniziative ed in costante crescita di partecipazione e consensi. Lui l’ha definita la “traversata dell’Europa Centro Occidentale” ed in effetti può essere definita tale questa impresa in solitaria compiuta quando il clou dell’estate volgeva ormai al termine da Marco Cecchetti.

Partito il 22 agosto da Cesena ha pedalato per 25 giorni consecutivi arrivando a toccare l’Oceano Atlantico a Lisbona sorprendendo anche agli amici della società a cui ha documentato il suo percorso in ogni passio sui social. Attraversando tutta la Pianura Padana, valicando prima le Alpi dal Colle della Maddalena poi i Pirenei dal Col De La Perché, toccando via via Provenza, Camargue, Occitane ,Catalogna, Aragona, Navarra, Castilla y Leon ed Estremadura è giunto alla fine nella capitale lusitana. Sicuramente costeggiando il mare non avrebbe fatto 25.000 metri complessivi di dislivello nel corso della super pedalata verso l’oceano. Ma il cesenate ha voluto con questa impresa, per così dire, aprire una rotta diversa ed ha preparato con cura la sua Gravel con dei portapacchi contenenti lo stretto fabbisogno ed ha iniziato questa avventura.

La bici da strada con ruote maggiorate in larghezza e sospensioni adatte anche a percorsi un po’ accidentati (questa è una Gravel bike, che tradotto significa “bici da ghiaia”) è un must da anni negli Usa anche per il turismo naturalistico ed alla scoperta di nuove mete, rigorosamente a contato con la natura e con l’ambiente che la compone. In Italia la Gravel ha meno adepti. Ma per Cecchetti la passione per la bicicletta è sicuramente un dono di famiglia visto che il padre, due zii e la madre praticano lo stesso hobby e quest’ultima, in particolare, a metà degli anni ’80 fu una delle due prime donne pioniere ad un’edizione della prestigiosa “Nove Colli” . La felicità per la meta raggiunta è stata rovinata da una brutta disavventura : è stato infatti derubato di tutto nelle pratiche ferroviarie di carico sul treno del ritorno tanto che ha dovuto far ricorso all’Ambasciata Italiana per documenti ed altre necessità per il rientro in Romagna.

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