Cesena, lavoratori in lotta coi Cobas: il prefetto prova a ricucire, “Gruppo 8” lancia ultimatum

Braccio di ferro tra lavoratori supportati da Sudd Cobas e aziende “Gruppo 8” e “Sofalegname”: questa mattina si torna a cercare la strada del dialogo in Prefettura, questa volta con l’apporto anche del Comune di Cesena.

Il prefetto ci riprova

Il “tavolo” riconvocato dal prefetto Rinaldo Argentieri, dopo lo strappo in un incontro che è morto sul nascere lunedì, è stato allargato alla luce del fatto che produzioni all’interno della fabbrica forlivese in via Gramadora sono state spostate a Calisese. Per l’esattezza, in via Cavecchia, all’interno di un capannone che nello scorso mese di novembre era già finito nella bufera dopo che era stato trovato all’interno un laboratorio cinese con 20 lavoratori in nero.

I picchetti

Da qualche giorno un gruppo di operai sta facendo picchetti giorno e notte all’esterno di quella struttura e ha coinvolto anche la comunità locale. Ieri, per raccontare le proprie ragioni e ringraziare per la solidarietà ricevuta da tanti (anche con una colletta online a sostegno dei lavoratori impegnati nella protesta, senza stipendio da giugno, che in pochi giorni ha permesso di raccogliere 5 mila euro, grazie a oltre cento donatori), Sudd Cobas ha organizzato una cocomerata, seguita da un’assemblea pubblica.

Operai dentro il capannone

Intanto, chi sta stazionando lì riferisce che mercoledì, verso le 8 di mattina, «sono entrati nel capannone la donna che ha in gestione il capannone e suo marito, insieme a quattro addetti cinesi, che sono poi usciti verso le 20. Un turno di lavoro di ben 12 ore», peraltro in locali su cui è affisso un cartello che indica che l’attività è chiusa per ferie per tutto agosto. Una scena simile - fanno sapere da Sudd Cobas - si è ripetuta ieri.

Assessore Ferrini al tavolo

È questo il complesso quadro dentro cui si svolgerà l’incontro odierno, per cercare di trovare una via d’uscita che tuteli diritti e leggi, nel rispetto di un accordo sindacale che era stato firmato il 20 luglio in Prefettura per garantire la continuazione dell’attività di “Sofalegname” a Forlì, in contratto di solidarietà. Ed è questa estensione territoriale della vicenda ad avere spinto il prefetto a coinvolgere questa mattina, oltre alle controparti (ma “Gruppo 8” ha anticipato ieri che non ci sarà se prima non verranno tolti i picchetti), non più solo l’amministrazione comunale forlivese ma anche quella cesenate. Per la seconda, si siederà al tavolo l’assessore Luca Ferrini, che è già stato a Calisese per valutare di persona la situazione.

Vicenda travagliata

Le tensioni attorno a “Sofalegname”, una delle ditte contoterziste di “Gruppo 8”, erano esplose alla fine dell’anno scorso, quando lavoratori avevano denunciato turni di lavoro di 12 ore al giorno, con paghe di 5 euro all’ora, ed era anche emerso che venivano fatti dormire in azienda. Era poi comparso lo spettro della chiusura dello stabilimento di via Gramadora, finché il 20 luglio si è raggiunta un’intesa in Prefettura, basata su ripresa dell’attività produttiva, contratti di solidarietà, ripristino di corrette relazioni sindacali. Ma quell’accordo è stato disatteso per difficoltà di “Sofalegname” e sono ripartite le proteste. Adesso si prova a ricucire.

“Gruppo 8” contrattacca

“Gruppo 8” si dichiara «abbandonato dalle istituzioni», sostenendo di avere fatto la propria parte nel rispettare l’accordo del 20 luglio e di «pagare il prezzo di inadempienze e scelte che non dipendono da noi». Lamenta che «l’azienda si ritrova ancora una volta con i cancelli bloccati, i camion fermi e l’operatività paralizzata. Non è accettabile che un’impresa che ha agito con correttezza e trasparenza, rispettando ogni impegno assunto, venga messa in ginocchio da condotte illegittime e in violazione degli impegni istituzionali sottoscritti. La situazione è grave: si stanno perdendo clienti, gli ordini non partono, la merce rimane nei magazzini». E c’è già un impatto palpabile: «Di fronte a questa stagnazione forzata, “Gruppo 8” ha già avviato la procedura per la cassa integrazione a rotazione per tutti i propri dipendenti». Dalla società ripetono che la vertenza non li «riguarda direttamente» e se la prendono con «chi blocca l’attività con modalità contrarie a ogni principio giuridico e costituzionale». Perciò annunciano, «in difesa della libertà d’impresa», la decisione di «presentare denuncia alle autorità competenti per tutelare la propria operatività, i propri lavoratori e la continuità aziendale. Il sindacato Sudd Cobas è stato formalmente diffidato dal porre in essere qualsiasi attività ostruzionistica o lesiva dell’operatività di Gruppo 8». Poi avvertono: «In caso di ulteriori blocchi o impedimenti, la Prefettura cesserà ogni attività di mediazione e gli organi di polizia giudiziaria procederanno secondo legge».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui