Cesena, Lattuca: «Stima dei danni tutt’altro che ridimensionata. L’idea che ci si sia stata sovrastima è una menzogna»
- 20 novembre 2023

A chi insinuava che la conta dei danni causati dall’alluvione fosse gonfiata e i danni effettivi ridimensionati rispetto alle stime iniziali ieri il sindaco Enzo Lattuca ha risposto con una conferenza stampa per fare nuovamente il punto su danni e risorse arrivate, in arrivo e da cercare. Lo ha fatto ringraziando innanzitutto l’ufficio lavori pubblici, «quest’anno forse un premio Novello avremmo dovuto darlo a loro», ha detto Lattuca sottolineando come la stima dei danni che avevano presentato alla stampa già il 20 giugno si siamo rivelata accurata, «purtroppo - aggiunge -, vista l’entità del danno».
A giugno, ha ricordato Lattuca, la ricognizione dei danni presentata era stata quantificata in circa 58 milioni di euro, di cui 12.350.000 per gli edifici pubblici e 45.663.000 per le strade. La scorsa settimana in Commissione Alluvione si è parlato di rimborsi assicurativi e in quell’occasione è stato riferito che il danno sugli edifici pubblici, che a differenze delle strade sono coperti da assicurazione, ammonta a 13 milioni, «quindi una stima dei danni tutt’altro che ridimensionata - fa notare Lattuca -. L’idea che ci sia stata una sovrastima, magari addirittura dolosa come alcune forze politiche hanno sostenuto, è semplicemente una menzogna».
Sono tre le principali fonti di finanziamento a cui il Comune attinge in questo caso: la polizza assicurativa, da cui potrà arrivare fino ad un massimo di 10 milioni di cui 2 milioni sono già stati anticipati, le donazioni, le risorse che arrivano da singoli Ministeri, come gli 800mila euro dell’evento Italia loves Romagna destinati alla copertura del tetto della Malatestiana e che arriveranno dal Ministero. «Qui siamo a buon punto nel reperimento delle risorse e siamo pronti anche ad aggiungere risorse nostre, se dovessero servire».
Diversa è la situazione per quanto riguarda le strade: qui sono arrivati circa 11 milioni dallo Stato attraverso il commissario Figliuolo a copertura degli interventi di somma urgenza e urgenti. «Fin qui abbiamo ragionato di ripristino, ma la parte più complessa dal punto di vista progettuale e consistente dal punto di vista economico rimane quella della ricostruzione, per cui a Cesena abbiamo stimato serviranno circa 33 milioni di euro ulteriori che andranno coperti nella cosiddetta fase 3». Nella lista del Comune di Cesena tra gli interventi più complessi c’è quello della frana di Santa Lucia dove la strada è collassata, «oggi è raggiungibile grazie a una pista asfaltata, quindi anche di una certa solidità, ma che passa su un terreno privato».
L’obiettivo che si è dato il commissario Figliuolo e che ha più volte ribadito ai sindaci, è quello di arrivare a giugno prossimo, quando scadrà il suo mandato con i piani di ricostruzione fatti. «Nel caso per Cesena il fattore di moltiplicazione tra interventi urgenti e ricostruzione è 3: 11 milioni di somme urgenze e urgenze e circa 33 milioni di ricostruzione. Ci sono Comuni montani dove quel fattore è molto più alto, nel caso della Provincia bisogna moltiplicare per 10-15, e se si guarda ai fiumi quel numero cresce ancora». Quella della ricostruzione, ha detto Lattuca, sarà anche la fase in cui «i nodi verranno al pettine per quanto riguarda le risorse. Serviranno miliardi, non tutti subito, ma la ricostruzione andrà accompagnata e finanziata nel corso dei prossimi anni».