Cesena, lancia la ex compagna dalla finestra

In pronto soccorso è arrivata alle 4 del mattino. E questa volta ha denunciato esplicitamente quanto le era accaduto. «Mi ha picchiato ancora. Voglio essere messa sotto protezione».
Non si placa lo stillicidio di donne sottoposte a violenze da parte dei compagni o degli ex tali. Con la polizia ora che sta valutando, assieme alla magistratura, la posizione di un 40enne dopo che la compagna (che di anni ne ha pochi di meno) è arrivata completamente tumefatta dai colpi subiti al nosocomio cesenate per essere medicata.
L’aggressione è avvenuta lontano dalla sua abitazione di S. Egidio. «Una casa dove ora non posso e non voglio tornare». È infatti a San Mauro in Valle che in qualche maniera il suo ex compagno l’aveva pedinata e raggiunta, in una delle ultime notti del fine settimana. Per picchiarla brutalmente ed abbandonarla in strada, almeno stando ai raccolti della vittima. A prestargli soccorso sono stati i poliziotti del Commissariato ed un’ambulanza del 118.
Quello di alcune notti fa è stato solamente l’ultimo, e nemmeno il più grave, degli episodi di violenza patiti. Almeno stando ai racconti che la stessa ha fornito ai sui soccorritori. «È da tanto tempo che non andiamo più d’accordo e da altrettanto tempo che mi picchia». Contesti nei quali dalle descrizioni ora poste a denuncia la cesenate in questione ha rischiato anche la vita. Nel tempo l’ormai ex compagno nel corso di una lite era arrivata anche a scaraventarla da una delle finestre di casa. Un volo di oltre due metri dal quale era uscita ferita. In un’occasione mi ha minacciato di accoltellarmi mente brandiva un grosso cacciavite». E oltre alle botte che lasciavano segni c’è stato anche un ulteriore episodio che la donna ha riferito nel quale ha rischiato anche di più di qualche insulto e tanti lividi. «Mi aveva stretta al collo per strangolarmi. Sono riuscita a liberarmi ma non so ancora come». Tutti episodi che la cesenate ha descritto minuziosamente dopo le medicazioni ricevute. Contesto nel quale sono state attivate per lei le procedute di codice rosso.
Ora è stata allontanata dalla abitazione che in passato condivideva con il compagno. Ed è rifugiata in una casa protetta lontana dai luoghi normalmente frequentatati in attesa che vengano completate le indagini sugli episodi avvenuti e su quest’ultima aggressione in particolare. Solo al temine di tutti gli accertamenti verranno prese eventualmente decisioni sulla posizione, nel contesto, dell’ex compagno. Determine soltanto alla fine delle quali la donna potrà essere maggiormente al sicuro per poter rientrare nella sua casa e nella sua città; e tornare ad una quotidianità che sia lontana da violenze.