Cesena: la scuola di musica ha vinto la sfida per rendere i costi meno salati

Cesena

La Chorus Ioma, Institute of musica arts di San Giorgio, diventa la prima scuola musicale di Cesena ad aver lanciato una campagna di raccolta fondi per il sostegno allo studio di questa lingua universale. Un’iniziativa rivolta a famiglie con numerosi figli o con limitate disponibilità economiche.

La sfida è garantire a tutti i bambini, anche ai meno fortunati, di potersi avvicinare al mondo della musica. Grazie alla somma ricavata, su presentazione Isee, a partire dal 6 Novembre, le ingenti spese per la tassa scolastica, lo strumento, i libri e le borse di studio saranno alleggerite, in base a criteri prestabiliti e alla fascia di reddito di appartenenza. La campagna “Suonati... si diventa!”, lanciata alla fine dell’agosto scorso e terminata l’8 ottobre, ha raggiunto un notevole successo, grazie al contributo da parte delle famiglie di bambini che frequentano l’istituto, aziende del territorio e persone attive nel mondo dei social.

«Questa raccolta è stata messa in pratica sulla piattaforma “Idea Ginger”, dove è tutto nero su bianco - spiega Elena Di Dato, direttrice della scuola - Per ottenere i fondi dovevamo raggiungere una certa cifra, altrimenti i soldi venivano restituiti, ma la solidarietà delle persone ha superato di gran lunga quella soglia fissa di 3.000 euro. Entrando da Internet su “Idea Ginger” e scrivendo “Chorus”, è possibile vedere il nostro progetto “Suonati... si diventa!” e oltre a vedere gli obiettivi da raggiungere si può verificare la cifra raccolta e i sostenitori che hanno partecipato. Per noi la trasparenza è davvero importante, perché le persone devono sapere effettivamente dove finiscono le loro donazioni. Oltre a ringraziare tutte le famiglie e le aziende che hanno contribuito, voglio complimentarmi con i bambini che hanno realizzato il video di lancio per la campagna, disponibile sulla piattaforma, mettendosi in gioco per un importante obiettivo sociale. Sono stati due principalmente i fattori che come scuola ci hanno fatto capire che dovevamo fare qualcosa per le famiglie. Il primo è che siamo consapevoli che la musica è un’arte bellissima ma ha dei costi sostenuti, e perciò era giusto dare un segnale di presenza e sostegno concreto alle famiglie. Il secondo fattore, è stata la presenza lo scorso anno di un ragazzino ucraino, scappato dalla guerra, che giunto a San Giorgio frequentava da noi lezioni di pianoforte ma non aveva grande disponibilità economiche».

Adesso, presentando l’Isee familiare a partire dalla prossima settimana, anche i bambini di famiglie meno agiate avranno l’occasione di partecipare ai corsi a prezzi più contenuti.

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