Cesena, la casetta dei libri vandalizzata torna nel giardino: tolta, riparata e ricollocata da mani misteriose

In questo periodo dell’anno ha tutta l’aria di essere una di quelle toccanti favole piene di magia che riscaldano il cuore durante le feste natalizie. La “casetta dei libri” nei giardini Serravalle, che i vandali avevano preso di mira una settimana fa, ieri è ricomparsa inaspettatamente al suo posto. Ma non l’hanno aggiustata e ricollocata lì Sandra Canduzzi Pieri e Renzo Zignani, i cittadini che l’avevano meritoriamente messa a disposizione della comunità. Ciò che è accaduto non è frutto di un loro ripensamento, dopo che avevano deciso di farla sparire per sempre. Una scelta fatta a malincuore per l’amarezza di averla vista danneggiata più volte da qualche testa vuota. Fino allo scempio della notte tra sabato e domenica scorsa, quando sono stati fatti addirittura a pezzi i libri contenuti, strappando e seminando ovunque centinaia di pagine.

In realtà, nei giorni scorsi, non erano stati quei due illuminati benefattori a rimuovere il grazioso e utile “cubo” di legno col tettuccio, lo sportello e gli scaffali, al cui interno chiunque può liberamente portare e prendere libri.

Sulle prime, si poteva pensare che qualcuno avesse provveduto di propria iniziativa a buttare il manufatto danneggiato, che nel maggio 2019 il borellese Zignani aveva donato a Canduzzi Pieri, che aveva pensato di metterlo a disposizione di tutti nei giardini accanto a cui vive.

Invece, è stata qualche mano misteriosa a portare via quella “capannina” con l’intento di ripararla, e poi l’ha rimessa dov’era e si è subito riempita di libri. Con ogni probabilità è stato uno dei numerosi frequentatori di quell’area verde.

D’altronde, da subito si era levata più di una voce di sdegno per l’attacco vandalico ed erano anche arrivate al “Corriere” lettere aperte rivolte al sindaco per chiedere di non arrendersi all’ignoranza e al disprezzo dei beni comuni e quindi di ripristinare la “capannina dei libri”. Evidentemente c’è chi è stato più veloce del Comune a farlo.

Ora non resta che sperare che il gesto ignorante di chi si è accanito contro quel piccolo ma prezioso faro di cultura, socialità e condivisione resti solo un brutto ricordo. Anche con l’aiuto di una maggiore vigilanza su quell’area verde, che è via via diventata sempre più insicura di sera e di notte.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui