Cesena, ispezioni nell’immondizia per smascherare chi sgarra e alt per tutti al vetro gettato via di notte

Giro di vite contro chi butta via i rifiuti in modo scorretto, autorizzando a “ficcarci il naso” dentro, per cercare indizi che consentano di risalire al responsabile. È questo il senso della modifica al regolamento del Codice di convivenza civile del Comune di Cesena, che dopo essere stato esaminato nei giorni scorsi in commissione consiliare sarà messa ai voti nella prossima seduta del Consiglio comunale.
Ispezione dei rifiuti buttati male
L’obiettivo che si persegue è identificare in maniera rapida e precisa gli autori di conferimenti errati dell’immondizia. Si tratta del recepimento da parte del Comune di una disciplina contenuta nel regolamento di Atersir, che prevede la possibilità di sanzionare l’obbligato in solido. Fermo restando i controlli già operativi con fototrappole che immortalano le targhe delle auto per risalire al proprietario disobbediente e sanzionarlo (anche nel momento in cui non fosse lui il conferente del rifiuto), con l’aggiornamento normativo il Comune potrà identificare il soggetto mediante l’ispezione del materiale abbandonato.
«Spesso – ha spiegato l’assessore all’ambiente, Andrea Bertani, durante l’illustrazione della proposta di delibera davanti alla seconda commissione – nei sacchi si rinvengono scontrini, bollette o fatture che la legge ci permette di leggere per arrivare all’intestatario, ossia all’obbligato in solido. Questa previsione mancava nel regolamento comunale; inserendola riusciremo a intercettare e punire più trasgressori».
Orari per gettare il vetro
Una seconda modifica che si intende inserire nel Codice di convivenza civile riguarda l’estensione del divieto di conferimento del vetro negli appositi cassonetti stradali dalle 22.30 alle 6.30 anche alle abitazioni private, e non più solo ai locali notturni.
Critiche della Lega
Dall’opposizione arrivano già le prime critiche, fatte dal capogruppo della Lega, Enrico Sirotti Gaudenzi. Non gli piace l’idea di «sollecitare la vigilanza da parte delle persone o di enti chiamati a rispondere del fatto altrui». La considera «una vera e propria autorizzazione alla delazione da parte di privati cittadini legittimati a controllare i propri vicini, con tutte le conseguenze negative immaginabili. Una previsione da regime repressivo, che dovrebbe preoccupare chiunque». Inoltre, l’esponente del Carroccio si chiede «quanti siano i cesenati al corrente dell’esistenza del Codice».
Non piace neppure l’allargamento del divieto di buttare il vetro in orario serale e notturno per evitare disturbo alla quiete pubblica, perché, sostiene Sirotti Gaudenzi, «rispetto alle attività di ristorazione, gli altri utenti conferiscono normalmente una quantità modesta di rifiuti di vetro, sicuramente non motivo di troppo disturbo. Anche in questo caso, si tratta di un’irragionevole regola imposta dall’alto, motivata forse dalla maleducazione di qualche residente, che aumenta le limitazioni alla libertà di tutti».