Cesena, ippodromo più forte dell’alluvione: bilancio di Hippogroup positivo nonostante 7 milioni di danni

Cesena
  • 26 luglio 2025

La devastante alluvione del maggio 2023, che ha provocato 7 milioni di euro alle strutture della società “Hippogroup Cesenate Spa”, obbligando in particolare a tenere chiusa per tutto l’anno passato la gaming hall, la cui attività ripartirà non prima dell’autunno, non ha fermato la società che ha in concessione l’Ippodromo del Savio. L’altro ieri l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2024, che presenta numeri sorprendenti in positivo, tenuto conto delle tante difficoltà. Le compagnie assicurative non hanno infatti ristorato per intero i danni e il blocco di alcune attività, in attesa di completare i lavori post alluvione, ha condizionato il fatturato e la liquidità. Ce n’è traccia nel fatturato, che è sceso da 25 milioni e 24 mila euro del 2023 a 23 milioni e 737 mila euro dell’anno scorso. Ma la migliorata redditività della gaming hall di Bologna ha consentito comunque un utile di 612.874 euro ed un cash flow operativo netto pari ad 943.267 euro, contro 1 milione e 25 mila euro del 2023. Numeri rassicuranti, nonostante la contrazione significativa delle sovvenzioni ministeriali ai due ippodromi di Bologna e Cesena.

Si è anche continuato a investire, come era d’altronde inevitabile per realizzare i ripristini, sulle strutture sia a Cesena che a Bologna: dopo 1,6 milioni messi in campo nel 2023, se ne sono 1,7 aggiunti nel 2024.

Il patrimonio netto ha sfiorato 19,2 milioni, mentre l’indebitamento finanziario è salito a 2 milioni e 143 mila euro.

“Hippogroup” ha occupato stabilmente 77 addetti, oltre agli stagionali, e circa 170 includendo le società controllate che hanno gestito l’ippodromo di Capannelle a Roma, le gaming hall “Hippodome” di Modena e Firenze e il Club Ippodromo di Cesena.

Umberto Antoniacci, presidente della società cesenate, esprime grande soddisfazione per «un bilancio in linea con quello dello scorso anno, nonostante la totale chiusura della gaming hall di Cesena a causa dei danni patiti con l’alluvione, e le difficoltà irrisolte che attanagliano l’ippica italiana. Abbiamo dimostrato coraggio e determinazione nel ripristinare con velocità ed efficacia quanto potuto nonostante non sia siano ancora incassati i necessari parziali riconoscimenti assicurativi nonché i ristori promessi dalle istituzioni sui circa sette milioni di euro di danni patiti. Ad oggi abbiamo fatto tutto il meglio possibile con le nostre risorse e senza aiuto alcuno».

E ci sono notizie incoraggianti per il futuro: «I tagli governativi alla sovvenzione 2024 agli ippodromi sono stati reintegrati nel 2025 grazie al nuovo meccanismo di classificazione degli ippodromi, che ha visto Bologna e Cesena collocarsi fra gli ippodromi di primissima e prima fascia nel panorama nazionale anche grazie al nostro costante lavoro volto a mantenere alti standard di servizi al pubblico e agli operatori ippici nonostante il calo delle scommesse e delle sovvenzioni di settore».

Ora il primo obiettivo è «garantire la continuità nel medio periodo ai nostri collaboratori e alle loro famiglie e l’adeguatezza strutturale rispetto agli sviluppi e alle nuove continue esigenze operative che gli scenari dei settori in cui operiamo costantemente richiedono».

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