Cesena, insulti e botte davanti a CasaPound: raduno antirazzista in piazza domenica e accusa di rissa aggravata in arrivo per 5

Un raduno antirazzista in piazza della Libertà, per reagire al grave episodio di cui tre ragazzi, due dei quali di origine straniera, hanno denunciato di essere stati vittime nello scorso week end, davanti al circolo “Diavolessa” di Casapound, in Corte Dandini. L’appuntamento per quello presentato come un flashmob denominato “Diciamo no al razzismo” è per domenica prossima, alle 18. È stato organizzato dagli aggrediti stessi, che hanno separatamente sporto querela. Due esponenti di Casapound hanno risposto facendosi refertare due giorni dopo, a Cesenatico, a loro volta, lievi ferite rimediate nel parapiglia.

Francesco Diprè spiega con queste parole l’iniziativa che è stata decisa: «Dopo i gravi episodi avvenuti davanti alla sede di Casapound di Cesena, dove io e due amici siamo stati aggrediti solo per una questione razziale, sentiamo il bisogno di dare una risposta forte e collettiva. Invitiamo tutte le persone che credono in una società giusta, libera dall’odio e dalle discriminazioni, a partecipare ad una manifestazione contro il razzismo. Vogliamo che sia un momento di unità, aperto a chiunque creda nella dignità e nel rispetto di ogni persona, tutti stretti attorno alle bandiere italiana, europea e della pace, senza simboli e bandiere di partito. Scendiamo in piazza insieme, per dire no al razzismo e sì ad una comunità che non lascia spazio alla violenza e all’intolleranza».

Le indagini

La Polizia ha intanto visionato le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza dei locali della zona, comprese quelle della sede di Casapound. Si vede qualcuno uscire dal circolo e dire qualcosa in direzione dei tre. Poi vengono impugnate le cinture e scatta l’aggressione da cui i ragazzi provano a difendersi. Gli atti più violenti, a quanto pare, sono stati però commessi all’interno del tunnel di collegamento tra Corte Dandini e via Strinati, e in quel punto telecamere accese non ce ne sono. Nel video si vede anche che alcuni frequentatori del circolo hanno cercato di trattenere sulla porta diverse persone che scalpitavano per scagliarsi contro i tre giovani.

L’indagine è condotta dalla pm Laura Brunelli. Sono quasi terminati i primi accertamenti e si va verso il deferimento all’autorità giudiziaria di cinque persone, con l’accusa di rissa aggravata: due componenti di Casapound e i tre che hanno riferito di essere stati aggrediti. Dalle prime ricostruzioni, tutto sarebbe nato dal passaggio ripetuto di uno dei tre amici di fronte al circolo “Diavolessa”, che avrebbe fatto scattare la reazione dei frequentatori di quel locale, che gli avrebbero intimato di andarsene. Cosa sia accaduto dopo, di preciso, è da chiarire nei dettagli, mentre la scena finale che si sono trovati davanti agli occhi gli agenti intervenuti è quella di uno dei tre con la cintura in mano: fin da quando ha reso pubblico l’accaduto, lui stesso aveva comunque riferito di essersela tolta dai pantaloni per difendersi da una delle persone davanti al locale, che l’aveva minacciosamente sfilata per primo per dare cinghiate.

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