Le sofferenze e le violazioni dei diritti umani all’interno dei Cpr, sigla che sta per Centri di permanenza per il rimpatrio, strutture dove vengono trattenuti stranieri senza un permesso regolare in attesa dell’espulsione, finiscono sotto la lente in un incontro alla Malatestiana. Si terrà domenica 12 ottobre, alle 15, nella sala proiezioni della biblioteca, dove verranno pubblicamente denunciate le intollerabili condizioni in cui vengono detenute le persone che finiscono lì. L’incontro è organizzato da Amnesty International ed è stato fortemente voluto dai gruppi di Cesena e di Rimini, che di recente si sono fusi. Dalle ricerche condotte dall’organizzazione che da 64 anni si batte per la difesa dei diritti umani in tutto il mondo e dalle inchieste di “Altaeconomia”, rivista indipendente che da 26 anni fa un prezioso lavoro informativo, prenderà le mosse un’analisi della situazione. Interverranno Serena Chiodo, dell’Ufficio Campagne di Amnesty Internazional Italia, e Lorenzo Figoni, giornalista di “Altraeconomia” e coautore, con Luca Rondi, del libro “Gorgo Cpr. Tra vite perdute, psicofarmaci e appalti milionari”.
Amnesty International ha denunciato: «La detenzione amministrativa dovrebbe essere una misura eccezionale e di ultima istanza. Tuttavia, nei centri che abbiamo visitato, abbiamo incontrato persone razzializzate che non avrebbero mai dovuto esservi trattenute: persone con gravi problemi di salute mentali e fisici; persone richiedenti asilo a causa del loro orientamento sessuale o attivismo politico, ma provenienti da Paesi che il governo italiano ha arbitrariamente designato come ‘sicuri’; persone con responsabilità di assistenza o che fuggono da violenze di genere o sfruttamento lavorativo. Questi inutili ordini di detenzione gettano nel caos le loro vite, la loro salute e le loro famiglie». Le condizioni all’interno di quelle strutture e il loro uso inappropriato sono stati anche ufficialmente segnalati ai ministri competenti, come «non conformi alle norme e agli standard internazionali applicabili».
Attualmente i Cpr in funzione in Italia sono 10, con una capienza totale teorica di 1.300 posti, ma non tutti sono realmente disponibili. Ultimamente l’attenzione e le polemiche si sono spostate sul Centro di rimpatrio che il Governo Meloni ha costruito in Albania, ma anche in quelli sul territorio nazionale continuano ad esserci situazioni inaccettabili su cui l’incontro di domenica vuole fare luce.