Cesena, infermiera presa a calci al Bufalini: «Pericoli, disturbi e furti tutti i giorni, adesso basta»

Si è fatto curare in Pronto soccorso per lesioni al viso di non meglio precisata origine e natura. Poi, dimesso attorno a mezzanotte, ha dormito creando un giaciglio in un corridoio dell’ospedale, a quell’ora vuoto. Quando si è svegliato, era ancora esagitato e si è posizionato nella zona della Piastra Servizi, importunando gli utenti e prendendo a calci un’infermiera, rischiando di farla cadere dalle scale. «Non è un episodio isolato. È solo la punta di un iceberg di disagi che quotidianamente viviamo», commenta chi lavora al Bufalini.
Alla fine è stato bloccato e denunciato per lesioni a personale sanitario. è un ventenne di origini magrebine. Ma non è un episodio isolato. Si tratta di «situazioni di pericolo e disagio che qui si vivono quotidianamente e richiedono il continuo intervento delle guardie giurate dei “Cittadini dell’ordine” (a costante presidio degli edifici pubblici e quindi anche dell’ospedale, ndr) e delle forze dell’ordine (nel caso di due giorni fa, i carabinieri, ndr)».
Il giovane ha rischiato di far precipitare dalle scale l’infermiera che aveva come unica “colpa” quella di passare da lì quando lui si stava muovendo nelle sue vicinanze. «Era appena stato allontanato dal giaciglio che si era composto in un’altra zona appartata dell’ospedale per passare la notte dopo l’assistenza ricevuta in Pronto soccorso - spiegano - e per bloccarlo è servito inseguirlo e che le guardie giurate e i carabinieri lo fermassero tra le porte d’accesso all’area degli ambulatori e dell’obitorio. Situazioni simili si ripetono con costanza, anche al Cau. La zona della Piastra Servizi, oltre ai normali pazienti, vede sempre più di frequente persone che fanno la spola per richiedere medicinali e oppiacei che non possono ricevere. Poi non mancano gli ubriachi e quelli che, in stato di eccitazione per droghe assunte, vengono a curarsi in Pronto soccorso, creando caos tra il personale e i pazienti che hanno veramente bisogno».
Di recente è stato sventato anche un furto: «Uno di questi soggetti in Pronto soccorso aveva rubato il portafoglio a una paziente in attesa, che per fortuna lo ha visto sfilarglielo. È stato bloccato anche in quel caso dal personale di vigilanza e denunciato dalla Polizia, dopo essere stato obbligato a restituire il maltolto. Tutte situazioni che capitano a cadenza settimanale. Serve trovare un sistema per evitare che elementi destabilizzanti simili possano mescolarsi alla normale utenza ospedaliera. Capiamo non sia facile ma una qualche situazione bisogna studiarla».