Cesena, in Consiglio comunale è scontro sul tema casa. Lattuca annuncia: «Con Acer realizzeremo 21 nuovi alloggi Erp»

Cesena
  • 18 aprile 2024

Il Comune di Cesena realizzerà insieme ad Acer 21 alloggi Erp, rispondendo potenzialmente al bisogno di 72 persone, nell’area di via Assano. Lo ha annunciato ieri il sindaco Enzo Lattuca presentando la delibera di adesione al patto regionale per la casa in Consiglio comunale.

Il tema della casa, della mancanza ormai cronaca a Cesena di alloggi disponibili nel marcato dell’affitto è di quelli caldi e quando ieri il Consiglio comunale è stato chiamato a discutere e votare quella delibera, caldo è diventato anche il dibattito in aula, complice anche il clima elettorale che esaspera le differenze.

«Credo sia il tema principale da affrontare per lo sviluppo del nostro territorio - ha detto Lattuca -. È dato acclarato che ormai il principale ostacolo alla capacità di sviluppo del nostro territorio, che ha una capacità di crescita, sia proprio la difficoltà di trovare casa».

La delibera che ieri è stata approvata a maggioranza, con i voti favorevoli di Pd e Cesena 2024, quello contrario della Lega e l’astensione di Csn, Cambiamo e Gruppo misto, è una prima declinazione concreta delle linee di indirizzo approvate a marzo dell’anno scorso. Lo fa attraverso l’adesione al patto regionale per la Casa. Il tentativo è quello di guardare sia agli inquilini, in quanto parte debole, sia ai proprietari, che specie quando si tratta di piccoli proprietari, sebbene parte meno debole vanno sostenuti nel superare timori che diventano elemento di debolezza.

Per gli inquilini l’agevolazione consiste nella previsione di canoni calmierati e contributi all’affitto e sull’azzeramento del deposito cauzionale, tema importante soprattutto per giovani coppie e giovani lavoratori. Lato proprietari contributi in fase di attivazione e chiusura dei contratti, sia in relazione alla garanzia in casi di morosità che per le piccole manutenzioni.

Due le leve su cui ha scelto di puntare il Comune di Cesena, rispetto a quelle proposte nel Patto. Entrambe vedranno protagonista la fondazione per l’Affitto, in un caso come intermediaria tra proprietari e inquilini (come in parte già accade oggi), nell’altro intestandosi gestendo direttamente il patrimonio, intestandosi gli alloggi di locazione. In questo contesto lo sportello casa sarà l’unico a raccogliere il bisogno, mentre la Fondazione sarà spostato sulla ricerca di nuovi alloggi.

Un disegno che trova «molto d’accordo» il consigliere di Csn Denis Parise, «Peccato però che arrivi a fine mandato. Sono misure che arrivano tardi quando la bomba vi è già scoppiata tra le mani», la stoccata.

Duro lo scontro con Lega. «Lei è un affabulatore che cambia la realtà a suo comodo». l’accusa di Antonella Celletti a Lattuca. Enrico Sirotti Gaudenzi nel suo intervento ha detto che il problema casa «è la dimostrazione del fallimento di anni di governo della sinistra» e ha accusato le amministrazioni di sinistra di aver solo avvantaggiato il gruppo Conad, riferendosi alle ultime previsioni di espansione. Lattuca nel suo intervento ha difeso il progetto chiarendo che non era una misura da «“Comune minimo”, ma da comune capace di intervenire laddove il mercato ha fallito». La provocazione era rivolta al liberale Di Placido che risponde: «Tra Comune minimo e la jungla di questi anni in mezzo dovrebbe esserci un comune che ragiona». L’accusa anche per nel suo caso è quella di misure che arrivano tardi». In replica Lattuca torna a difendere il lavoro fatto in questi anni: «Non siamo contenti dei due anni di ritardo del Novello, ma è una strada che porterà risultati. Dove sono le vostre alternative?». Quella della costruzione di progetti con soggetti come Depositi e prestiti «è una strada che va replicata non condannata. Trovate voi un altro soggetto disponibile a investire 40 milioni per rientrare dell’investimento in 30 anni».

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