Cesena, il vescovo sui casi di Cristina e Chiara: "No ad accuse senza prove certe, dalla Chiesa massima collaborazione"

Cesena

Ad un'ora dalla fiaccolata organizzata a Cesena per chiedere giustizia, dopo 30 anni, per i casi di Chiara Bolognesi e Cristina Golinucci, Rai 3 regionale è intervenuta in diretta in piazza Giovanni Paolo II, davanti al Duomo, per raccontare l'imminente manifestazione e ribadire sia appelli di solidarietà al sindaco Enzo Lattuca (a nome di tutta Cesena) che richiesta di aiuto da parte di Marisa Degli Angeli: la mamma della 21enne di Ronta scomparsa nel nulla il 1 settembre del 1992. Sindaco e mamma Marisa erano in diretta dalla piazza. Ma durante il servizio Tg è intervenuto in forma registrata anche il vescovo Douglas Regattieri, guida della diocesi di Cesena - Sarsina. Le nuove indagini (ancora senza indagati iscritti a registro) puntano infatti su un cesenate molto attivo sia negli ambienti parrocchiali dell'epoca che in quelli dell'associazionismo che le due ragazze frequentavano all'unisono.

"Non posso dire che nel tempo siano state nascoste le cose - ha detto il Vescovo riferendosi a 30 anni di indagini svolte per Cristina Golinucci - Credo ci sia stata collaborazione piena da parte di preti e frati. In questo momento ho riscontrato disagio i miei collaboratori, anche quelli più stretti, ma non ci sono prove certe e non si possono quindi condannare le persone se non ci sono prove certe. Su queste vicende chi sapeva e chi sa deve parlare: come abbiamo ribadito anche nella nostra presa di posizione ufficiale"

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