Cesena, il Ridotto del teatro Bonci si protegge dal fuoco per tornare a ospitare attività culturali dal 2025

Passo dopo passo, prende forma il recupero del Ridotto del teatro Bonci, per destinarlo ad attività culturali, dopo che ha ospitato per una ventina di anni gli uffici comunali del settore Urbanistica. Seppure con tempi molto più lenti di quelli che ci si aspettava nel 2015, quando il progetto fu annunciato pubblicamente, è stata affidata una parte essenziale dei lavori necessari per rendere i solai capaci di resistere alle sollecitazioni statiche e dinamiche e all’aggressione del fuoco. Si tratta di parametri di sicurezza che vanno osservati in maniera rigorosa in quanto richiesti dalle normative in vigore per i locali adibiti a pubblico spettacolo. Alla fine del 2021 la Giunta approvò un progetto preliminare da 560mila euro per ristrutturare i solai del Ridotto. Quell’importo includeva, come sempre, somme a disposizione per affrontare imprevisti o eseguire opere ulteriori rispetto a quelle definite inizialmente. Nei giorni scorsi una cifra di 5.490 euro è stata presa da lì per affidare a una ditta di San Mauro Pascoli, la “Ramcolor di Colonna Ramiro”, la realizzazione di un controsoffitto con tutti i crismi per il locale antincendio. Servirà circa un mese per ultimare questo intervento, di costo modesto ma essenziale nell’ambito di lavori che l’anno scorso avevano visto il ripristino della centrale antincendio, economicamente molto più impegnativo (oltre 70mila euro). Il controsoffitto è uno degli ultimi pezzi mancanti per completare quella parte di lavori che consentiranno, con l’arrivo del prossimo anno, di iniziare a utilizzare il Ridotto per qualche iniziativa. Per ultimare tutto quanto resterà però da mettere poi mano all’impiantistica e dotare i nuovi spazi di un ascensore.

Già in passato il Ridotto del Bonci ha ospitato concerti, conferenze e piccoli spettacoli. Non solo. Nelle sale laterali hanno svolto la loro attività le scuole di musica cesenati: prima l’Istituto “Corelli” e poi, dal 1970 al 1992, il Conservatorio “Maderna”. In occasione del restauro del “Bonci”, che si concluse nel 1996, una parte dei locali di servizio fu inglobata nel teatro, mentre il salone principale e altre stanze, per una superficie totale di 500 metri quadrati, furono trasformate in sede degli uffici dell’Urbanistica, che sono rimasti in quegli ambienti fino al 2018. La riqualificazione in corso, che riguarda circa 600 metri quadrati complessivi e ha incontrato qualche ostacolo che ha dilatato i tempi, mira a restituire al Ridotto la sua vocazione culturale. In particolare, ospiterà laboratori teatrali. Troverà posto lì l’ufficio teatro. Dovrebbe inoltre accogliere l’archivio degli spettacoli passati, conservati ora al San Biagio. Ma potrà prestarsi a vari utilizzi, compresi alcuni sviluppi del Bonci nel contesto della progettualità di Ert, così da farne non solo un luogo dove esibirsi ma anche dove coltivare professionalità in ambito teatrale. Per esempio, anni fa si era pensato di creare in quel contesto un Istituto di arti sceniche. Ma questo e altri possibili scenari andranno definiti nei prossimi mesi dall’amministrazione che si è appena insediata, a partire dall’assessore a cui è stata assegnata la delega alla cultura, Camillo Acerbi.

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