Cesena, il magrissimo bottino addolcisce le pene per i due rapinatori dell’Eco Mercatone: restano in libertà

Cesena
  • 19 giugno 2025

Restano a piede libero, grazie a un triplo sconto di pena, i due rapinatori che poco più di un mese fa avevano compiuto una rapina all’Eco Mercatone gestito da cinesi a Sant’Egidio. Ad alleggerire molto le condanne a loro carico è stata soprattutto una delle prime applicazioni in zona del principio per cui di fronte a fatti di particolare tenuità si può ridurre di un terzo la pena base prevista, in una versione frutto di una recente sentenza della Consulta. Così il rischio di beccarsi 5 anni si è subito addolcito un bel po’ per i tunisini Afraoui Mohamed Amine (nullafacente e nullatenente che vive a Rimini, ospite di un cugino, difeso dall’avvocata Isabella Castagnoli) ed Oussama Amdi (residente a Cesena e in condizioni meno precarie, assistito legalmente dall’avvocata Sofia Gabellini). Nel loro caso è stata ravvisata una particolare tenuità del reato commesso, in quanto il valore del bottino arraffato era davvero modesto.

Al primo corposo sconto di un terzo sui 5 anni potenziali si è aggiunto quello che scatta con il rito del patteggiamento che le due avvocate hanno concordato con la pm togata Susanna Leonarduzzi (il giudice era invece Andrea Priore). Il resto lo ha fatto il riconoscimento delle attenuanti generiche.

Risultato: ognuno dei due malviventi di 22 e 24 anni se l’è cavata con una pena, sospesa, di 1 anno, 5 mesi e 23 giorni, oltre a 374 euro di multa.

La rapina era stata commessa il 13 maggio scorso. I due giovani erano entrati all’Eco Mercatone in via Giordano Bruno, portandosi anche dietro una pistola giocattolo nella tasca del riminese. Avevano arraffato una maglietta e un paio di pantaloncini, del costo totale di 24 euro. Ma una commessa li aveva visti e per questo si era presa uno spintone, nel tentativo di guadagnarsi una via di fuga. Stessa sorte era toccata a un altro dipendente che aveva provato a fermarli. La polizia, chiamata sul posto, li aveva però intercettati all’incrocio tra le vie Ravennate e Alfonsine e li aveva arrestati. Rilasciati dopo una notte in cella e con obbligo di firma due giorni alla settimana, dovevano rispondere dell’accusa di rapina in concorso. Ieri è arrivato il patteggiamento in tribunale a Forlì, con condanne più lievi di quelle temute.

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