Cesena, Il Comune ha scelto come spendere i 950mila euro che incasserà da Snam per il gasdotto

Il contributo di 950mila euro che Snam verserà al Comune come compensazione ambientale per l’attraversamento del metanodotto che sta per essere realizzato andrà a finanziare tre tipi di interventi: 250mila euro saranno destinati a rendere più performante sul piano energetico la scuola Ponte Pietra; 500mila verranno usati per realizzare l’atteso collegamento ciclabile da Ponte Abbadesse a Rio Eremo; 200mila andranno a finanziare vari interventi di efficientamento di punti luce dell’illuminazione pubblica. È una delle tante informazioni che l’assessore al Bilancio, Camillo Acerbi, ha fornito ieri, durante la parte della commissione consiliare presieduta da Enrico Sirotti Gaudenzi dedicata all’aggiornamento del Dup, il Documento unico di programmazione. Le modifiche, collegate alla variazione di bilancio, vanno a cambiare in modo significativo il Piano triennale delle opere pubbliche, per un importo totale di circa 5,6 milioni. La somma è particolarmente elevata perché è stata alimentata da 3,2 milioni dell’avanzo di bilancio.

I fondi da Snam

L’utilizzo dei fondi di Snam ha fatto subito discutere. Sono infatti rigidamente vincolati a finanziare progetti a favore dell’ambiente. Ma Denis Parise, consigliere comunale di Cesena siamo noi, si è detto perplesso per il fatto che quei 950mila euro non siano destinati a interventi a favore delle aree che saranno attraversate dal gasdotto ma in altre zone. A suo parere, sarebbe più opportuno destinarli per esempio al recupero della ex scuolina di Diegaro, mettendola a disposizione della comunità di quel territorio, che verrà toccato dal metanodotto. L’assessore Acerbi ha risposto che quei soldi non sono stati ancora erogati e prima della prossima variazione di bilancio ci saranno tre mesi di fermo, a causa delle elezioni. Perciò sulla carta c’è ancora spazio per fare modifiche. Il vice sindaco Christian Castorri ha invece obiettato che un amministratore comunale è chiamato a governare la città di Cesena nel suo complesso, non le singole frazioni.

Costi cresciuti per vari progetti

Al di là del tormentone gasdotto, sono tanti gli spunti dietro le numerose modifiche al Dup illustrate due sere fa. La voce di spesa più importante sono i 2 milioni aggiunti al progetto di costruzione della nuova scuola “Anna Frank”, a S.Egidio: derivano da proventi dal Conto termico e consentiranno di qualificare ulteriormente l’intervento dal punto di vista energetico.

Tra le novità che saltano più all’occhio ci sono corposi aumenti di costi di alcuni progetti, che hanno reso necessario rimpolpare il budget previsto: spicca 1 milione e 335mila euro in più per la metamorfosi dell’ex “Le Fricò” accanto all’autostazione dei bus, dove troveranno posto sia Cesenalab che il Centro per l’impiego. Rincari significativi anche per la rigenerazione dell’area stazione (+435mila euro), per il nuovo nido che nascerà a San Vittore con due sezioni (+180mila euro), per il polo sportivo di Villachiaviche (+150mila euro).

Soldi donati

Curiose alcune donazioni che hanno iniettato denaro a sostegno di vari progetti. Per esempio, Adidas ha regalato 11mila euro per contribuire al ripristino dell’impianto sportivo di Ronta, colpito dall’alluvione, per il quale si spenderanno 61mila euro; sono arrivati soldi dalla ditta “Elfi” e dalla Pro loco di Santarcangelo per acquistare due mezzi per gli addetti del Comune, per un costo totale di 125mila euro; la Coop ha elargito 80mila euro per ripristinare gli orti di S.Anna e il tripark dell’ippodromo; Banca Intesa ha messo 50mila euro per espropri di aree necessari per sistemare la pista ciclopedonale lungo il Savio. Ma lo sforzo maggiore lo ha fatto il Movimento 5 Stelle, donando 240mila euro, metà della cifra necessaria, per recuperare un edificio del Comune in via ex Tiro a Segno devastato dal disastro dello scorso maggio.

Telecamere e case popolari

Importanti, per l’incidenza che avranno sulla vita quotidiana, il potenziamento del videocontrollo sui varchi delle ztl, anche in uscita, finanziati con 268mila euro, e i soldi trovati per manutenzioni straordinarie di varie case popolari, per esempio in via Savio e alle torri di S.Egidio..

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