Cesena, i tre giovani aggrediti davanti al circolo CasaPound: “Domenica in piazza racconteremo ogni dettaglio”

Quello che è accaduto nello scorso fine settimana davanti al circolo di CasaPound in Corte Dandini «non può né deve essere ridotto a una semplice rissa, poiché si è trattato di un atto a sfondo razziale, che consideriamo di estrema gravità. Ribadiamo quindi con fermezza la nostra versione e respingiamo le narrazioni inesatte che stanno trovando spazio nel dibattito pubblico. Domenica, in una piazza unita nel ripudio di ogni forma di razzismo e discriminazione, forniremo pubblicamente un resoconto dettagliato dell’accaduto, affinché la realtà venga ristabilita con chiarezza e trasparenza».
Con questo messaggio i tre amici che hanno segnalato di essere stati aggrediti, due dei quali di origine africana, si avvicinano alla manifestazione antirazzista organizzata per domani alle 18, in piazza della Libertà. Sono già tante le realtà associative e quelle politiche che hanno annunciato la loro partecipazione: in prima linea ci saranno in particolare Cgil e Mediterranea Saving Humans.
I giovani che hanno denunciato l’episodio aggiungono, per quel che riguarda le verifiche degli inquirenti che sono in corso per definire eventuali responsabilità penali (CasaPound, attraverso una nota scritta diffusa l’altro ieri, ha negato un coinvolgimento violento di suoi militanti nella vicenda): «Rispettiamo le indagini tuttora in corso e confidiamo che possano accertare pienamente lo svolgersi dei fatti».
Intanto, si accende lo scontro politico sulla questione (all’iniziativa di domani i tre amici hanno comunque chiesto di non portare bandiere di partito), con un botta e risposta tra Fratelli d’Italia e Pd.
Marco Casali e Gigliola Zuccali, rispettivamente capogruppo e coordinatrice del circolo cesenate di Fdi, rimproverano al sindaco Enzo Lattuca di avere «già espresso il proprio giudizio di condanna davanti a fatti ancora da accertare» e lo accusano di essere «solidale solo quando è funzionale al proprio disegno ideologico», indicando come dimostrazione di «faziosità» il fatto che non ha manifestato vicinanza alla deputata Alice Buonguerrieri per le offese sessiste che ha ricevuto online.
I segretari di Federazione e comunale del Pd, Matteo Gozzoli e Sebastiano Castellucci, sottolineano invece che «chiamare qualcuno negro di merda è una discriminazione» e si schiera al fianco dei ragazzi aggrediti: «A Cesena non c’è spazio per rigurgiti razzisti, sapendo che questa è una battaglia non solo di una parte politica, ma di tutte le forze democratiche ispirate anche da valori diversi dai nostri. Non da Fratelli di Italia, evidentemente, che ancora una volta non riesce a prendere le distanze dagli estremisti di CasaPound».
Gian Paolo Castagnoli