Cesena, gli alluvionati di San Rocco in Toscana ad aiutare

Cesena
  • 07 novembre 2023

Era composta di una decina di persone quasi tutte del Campino, zona San Rocco, una delle più colpite dall’alluvione, la delegazione cesenate che domenica è andata a Campi Bisenzio in Toscana per aiutare le famiglie che stanno attraversando in questi giorni quello che loro hanno attraversato qualche mese fa, quando il 16 maggio il Savio è entrato nelle loro case stravolgendo le loro vite.

Direzione Campi Bisenzio

È bastato qualche messaggio in un paio di chat nella giornata di sabato per comporre la squadra che è partita domenica mattina di buon ora alla volta della Toscana. L’appuntamento era davanti alla chiesa di San Rocco, che ancora una volta è stata punto di riferimento dei volontari, solo che questa volta i volontari erano tutte persone che a maggio si erano trovate dall’altra parte della catena della solidarietà, quella di chi aveva bisogno di aiuto.

«Qualcuno di noi aveva già preso contatti con il Comune per capire se era opportuno andare e come fare per raggiungere le zone in cui avremmo potuto aiutare», raccontano. Così armati di pale e tira acqua, e vestiti “da fango”, la mattina di buon ora sono partiti per Campi Bisenzio. «Quando siamo arrivati ci hanno indirizzato in una delle vie più colpite». Quello che hanno trovato è uno scenario che avevano conosciuto fin troppo bene qualche mese fa. «In quella zona quasi nessuno ha salvato l’auto, erano tutte ammassate lungo la strada. A differenza nostra in quella zona quasi nessuno aveva la cantina, ma l’acqua è arrivata a quasi un metro e mezzo. Noi abbiamo avuto un po’ meno acqua nelle case ma le cantine completamente allagate». Nonostante qualche differenza le similitudini erano tante e come avevano fatto gli altri con loro, hanno aiutato a portare fuori i mobili ormai diventati rifiuti infangati e a a togliere acqua e fango dai pavimenti. «Abbiamo condiviso con loro le cose che abbiamo dovuto imparare. Anche cose molto pratiche come ad esempio smontare le prese perché il fango si infila anche là dentro». Della loro esperienza hanno condiviso quello che arrivato subito dopo i giorni dell’immediata emergenza: «Gli abbiamo raccontato del Comitato alluvionati, di come stanno funzionando gli aiuti, ci siamo scambiati i numeri perché possano contattarci anche dopo».

«Un modo per sdebitarci»

«Siamo andati sentendoci di rappresentare Cesena e la Romagna», raccontano. «Abbiamo lavorato in tre case in particolare e quando a fine giornata di rivede il pavimento è una bella soddisfazione. Abbiamo portato anche un po’ di allegria e di coraggio anche anche là come da noi, non abbiamo visto nessuno piangersi addosso». «Se da noi non fossero venuti i volontari - spiega una delle persone che hanno fatto parte della carovana partita da San Rocco - io sarei ancora a piangere in cantina in mezzo al fango. Andare noi ad aiutare chi era nelle nostre stesse condizioni di allora è stato un modo per sdebitarci con i nostri volontari. E poi diciamocelo, la nostra esperienza, se non altro il sapere in che ordine fare le cose e come organizzarle, è stata importante. E abbiamo testimoniato che comunque se ne esce, con fatica e sudore, ma se ne esce».

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