Cesena, giudice della Corte Costituzionale a tu per tu con gli studenti del liceo Monti

Cesena

La Consulta ha scelto il liceo classico “Vincenzo Monti”, unica scuola dell’intera Emilia Romagna, come tappa del “Viaggio della Corte Costituzionale nelle scuole”, intrapreso nelle scuole italiane per farsi conoscere e avvicinarsi agli studenti. Il tour, partito il 27 settembre scorso da Roma, e passato per Lecce, Milano e Rovereto, è arrivato a Cesena, dove il giudice Stefano Petitti ha incontro 56 studentesse e studenti, tutti di quinta superiore del liceo “Monti”, degli indirizzi classico e socio-economico.

Lo scopo dell’iniziativa dialogare con gli studenti delle scuole superiori per accrescere in loro la consapevolezza delle funzioni che la Corte esercita a garanzia dei diritti e delle libertà fondamentali e anche per conoscere i doveri che sancisce.

Ragazzi e ragazze hanno così avuto l’occasione d’oro di conoscere meglio uno degli organi più importanti dello Stato e porre domande al giudice stesso.

Dopo i saluti istituzionali, alla presenza di Bruno di Palma, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, di Mario Maria Nanni, dirigente dell’Ufficio scolastico di Forlì-Cesena, e di Ivan Piraccini, presidente del Consiglio di istituto, l’allieva Giada Moretti ha eseguito l’inno di Mameli, accompagnata alla pianola dal professore Antoniomaria Salerno.

A tu per tu col giudice

Il giudice Petitti, eletto nella Consulta nel novembre del 2019, è uno dei cinque componenti della Corte che proviene dalla magistratura superiore e ha tenuto una relazione su “I principi fondamentali della costituzione repubblicana”. Si è soffermato in particolare sui primi articoli della Costituzione, sui diritti fondamentali della persona e su come la Corte, attraverso i suoi pronunciamenti, si faccia garante del rispetto di tali diritti. Ha citato molti esempi tratti dalla vita civile, dal rispetto verso i più deboli all’adeguamento del diritto alla realtà sociale, ad esempio nell’ambito della famiglia. Ha poi concluso incoraggiando gli studenti ad avvertire queste questioni come profondamente legate alla realtà e a farsi loro stessi parti attive per cambiare ciò che avvertono debba essere cambiato.

Al termine del suo intervento, due studentesse della classe 5a Ce, Sofia Rossi e Sara Dellavittoria, hanno illustrato un lavoro di approfondimento svolto dalla classe proprio su come i giovani vorrebbero impegnarsi nella società, facendo leva su quei diritti che vengono tutelati dalla Costituzione, come il diritto di parola, di aggregazione, di manifestazione pacifica, di ripudio della guerra come offesa, principi di solidarietà.

Il giudice ha infine risposto ad alcune domande preparate dagli allievi.

«Occasione eccezionale»

«È stata davvero un’occasione eccezionale - sottolinea Simonetta Bini, dirigente del “Monti” - capitata in un momento particolare della vita degli studenti, che sono in quinta e stanno scegliendo la strada universitaria da percorrere. Un momento intenso, vissuto da tutti con grande partecipazione e con la coscienza di aver potuto usufruire di un’occasione unica».

Iniziativa lanciata nel 2018

La proposta di un “Viaggio in Italia” nelle scuole scandito da incontri periodici con i giudici costituzionali è nata nel 2018, quando la Corte era presieduta da Paolo Grossi, e fin dal suo avvio ha suscitato un attivo interesse tra gli studenti e ha raccolto la preziosa collaborazione dei docenti.

Ora, dopo una interruzione dovuta alla pandemia da Covid-19, l’iniziativa è stata rilanciata grazie alla nuova Carta di intenti siglata dalla Corte costituzionale e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che lo scorso mese di febbraio 2023 hanno confermato questa forma di reciproca collaborazione, già positivamente sperimentata nell’arco di un quinquennio.

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