Cesena: giovane mendicante presa a pugni davanti al centro commerciale

Cesena
  • 24 marzo 2024

Un episodio estremamente violento e del quale la stessa vittima non ha saputo fornire indicazioni utili a ricostruirne le cause, è avvenuto nel tardo pomeriggio di due giorni fa davanti ad uno degli ingressi della galleria commerciale Lungo Savio, in via Jemolo. Una giovane mendicante è stata aggredita da un uomo più anziano di lei, italiano, che dopo averle inveito conto le ha scagliato due pugni al volto prima di allontanarsi a tutta velocità.

Della vicenda si è dovuta occupare una delle volanti di polizia in quel momento in servizio sul territorio cesenate. Mentre l’altra era impegnata per i rilievi dell’accaduto (come riportato nell’edizione di ieri) in un altro supermercato in zona San Mauro in Valle: dove un 77enne colto da malore è morto mentre faceva la spesa.

Della parte davanti alla galleria del Lungo Savio, adiacente un ingresso e il parcheggio, sono consueti frequentatori un gruppo di giovani provenienti da Rimini: che accompagnati anche da alcuni cani siedono a terra e chiedono l’elemosina a chi entra ed esce dal centro commerciale. Una ragazza e tre ragazzi con i tre maschi che, in quel momento, si erano allontanati lasciano sola a mendicare la giovane donna assieme al suo cane. È in quel momento che è uscito dalla galleria commerciale un uomo, italiano (stando alle ricostruzioni successive, tra i normali frequentatori che si vedono spesso nella zona): ha iniziato ad inveire contro la mendicante e poi le ha sferrato due pugni: uno al volto ed uno al naso della ragazza. Che sanguinante ha iniziato a chiedere aiuto mentre i suo aggressore si allontanava di tutta fretta. I primi a soccorrere la giovane sono stati gli amici che di solito l’accompagnano. Di li a poco l’arrivo anche della polizia, chiamata dalla sicurezza interna al supermercato. La mendicante, sotto shock, avrebbe avuto bisogno anche del soccorso del 118. L’ambulanza è stata chiamata ma dopo un po’ di tempo di attesa, ed essersi tamponata il sangue grazie all’aiuto di chi la stava soccorrendo assieme a quello degli agenti del commissariato, ha rinunciato alle lastre che sarebbero state necessarie in pronto soccorso per capire se i pugni al volto le avessero o meno procurato quella che appariva come una potenziale frattura del setto nasale.

Misteriosi, come detto, i motivi dell’aggressione ai danni della giovane mendicante. Stante l’attuale formula di procedibilità dopo le più recenti riforme di legge, soltanto se la donna sporgerà formale denuncia per l’accaduto verranno avviate ricerche identificative per dare un nome ed un cognome al suo aggressore e denunciarlo per lesioni.

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