Cesena, frana via Stornite: ultimatum al Comune «Intervenga entro il 15 settembre»

È un «ultimatum» quello che arriva dai residenti e proprietari di via Stornite per mezzo dell’avvocato Giuliano Cardellini che ne difende la gran parte. È indirizzato al Comune, accusato di non aver fatto nulla per mettere in sicurezza la frana dal maggio del 2023 ad oggi, e ha una data di scadenza: il 15 settembre.
La diatriba sulla proprietà
Di ieri la nota stampa che annuncia l’ultimatum e che per Cardellini è anche occasione per fare chiarezza rispetto alle richieste avanzate al Comune, «Poiché tante persone non hanno compreso nella concretezza dei fatti, quello che è l’intento dei residenti di via Stornite e perché sono sorte delle narrazioni non corrispondenti al vero», sostiene. Tra le precisazioni, la prima riguarda la natura di via Stornite: agli “occhi” del Comune è una vicinale e per questo spetterebbe ai privati frontisti farsi carico della sistemazione della strada. Non sono d’accordo i residenti che da tempo fanno notare come quella strada sia infatti utilizzata da un bacino di persone ben più ampio dei soli frontisti proprietari. Sul punto Cardellini torna sostenendo che: «Sia di fatto, che giuridicamente la via Stornite, nel tratto tra via Colombaroni e via vittime 4 agosto 1956, quantomeno dal 28 giugno 2023, è strada comunale». Questa è la data in cui il Comune di Cesena è diventato proprietario di un’area adibita a parco pubblico e parcheggio pubblico che si trova a monte della frana.
L’ultimatum
«Stante l’approssimarsi della stagione autunnale e della sempre maggior presenza di pioggia e temporali, è inaccettabile che permanga tutt’ora, dal maggio 2023, la situazione di pericolo di frana ulteriore su via Stornite», incalza l’avvocato. Di qui l’ultimatum accompagnato da richieste concrete e puntuali: chiedono che entro il 15 di settembre il Comune «emani una ordinanza o deliberazione che dichiari che la strada nel tratto tra via Colombarona e via Vittime 4 agosto 1956, è comunale» e che «affidi l’appalto a una impresa specializzata per eseguire integralmente i lavori di ripristino della frana, il tutto a spese e cura del Comune, attingendo anche a fondi straordinari per l’alluvione del maggio 2023». Un intimazione che, anticipa, «sarà formalizzata martedì 26 agosto 2025 con apposita Pec inviata al Comune».
«Continueremo a battagliare»
«Che poi il Comune intenda farlo previa deliberazione e dichiarazione di strada comunale o semplicemente quando ancora viene considerata strada vicinale, è una decisione che spetta al Comune. Quello che è importante - aggiunge - è che i residenti siano lasciti indenni da ogni spesa, essendo un loro pieno diritto ottenere il ripristino integrale della strada». «Il Comune di Cesena continua a sostenere che sia strada vicinale, ma - Cardellini è netto sul punto - non è assolutamente vero come numerosa normativa e giurisprudenza dimostra». L’avvocato insiste nel definire «grave e pericolosa» la situazione e il fatto che «il Comune non ha nemmeno messo in sicurezza la strada oggetto della frana, situazione di cui ha pieno obbligo e piena responsabilità, indipendentemente che la strada sia vicinale o comunale. Forse i residenti di via Stornite sono figli di una parrocchia sbagliata? Forse i residenti di via Stornite sono responsabili di qualcosa che non conosciamo? Per questi motivi ed anche per altri già citati, si continuerà nella doverosa battaglia di giustizia e legalità nei confronti del comune di Cesena».