Cesena, frana e duello legale: «Bastano 100mila euro per lavori a puntino»

Cesena
  • 14 dicembre 2025

Basterebbero 70mila euro per sistemare una volta per tutte la frana in via Stornite, a Borello. È questa la somma quantificata in una perizia geologica tecnica molto dettagliata, preceduta da quattro prove geologiche penetrometriche, ossia con carotaggi del terreno. Se ne è fatto carico l’avvocato Giuliano Cardellini ed «è stata depositata come documento negli atti del tribunale , insieme a un progetto, che garantirebbe una stabilità certa». Lo fa sapere il legale che, a nome suo e di altri cinque residenti di quella strada, ha intentato una causa civile contro il Comune, con tanto di richiesta di risarcimento danni, e anche un’azione cautelare, chiedendo in via di urgenza che il giudice ordini all’ente immediati lavori per eliminare un pericolo che preoccupa chi transita in quella via, che da ormai due anni e mezzo fa i conti con un problema idrogeologico che era già emerso nel 2020 e si è ripresentato dopo la devastante alluvione del maggio 2023.

Di fronte a quella stima di spesa, l’avvocato Cardellini rivolge cinque domande pungenti all’amministrazione comunale. «Perché è disposta a correre il rischio dell’accadimento di un sinistro mortale, che potrebbe costare milioni di euro, a fronte della sistemazione della frana per soli 70mila euro», è il primo quesito. In seconda battuta, si chiede come mai il Comune sia «disposto a correre il rischio di soccombere in una causa, quale quella pendente, nella quale potrebbe essere condannato alla sistemazione della frana, al rimborso di tutte le spese legali e al risarcimento del danno, a fronte della sistemazione della frana per soli 70mila euro». Per non parlare, e questo è il terzo motivo di perplessità, del «rischio anche di una responsabilità penale, per un possibile sinistro stradale mortale». Poi fatica a capire perché «il Comune sia disposto ad accettare un possibile danno alla propria immagine, con un atteggiamento irremovibile ed ingiustificato nei confronti di propri cittadini, invece di tutelare i cittadini stessi alla propria sicurezza ed incolumità fisica e psicologica». Infine, mette sul piatto un confronto con un’opera pubblica realizzata nella stessa zona: «Perché il Comune di Cesena ha realizzato una pista ciclopedonale “faraonica” a Borgo delle Rose con una spesa di 400mila euro, mentre non ha stanziato solo 70mila euro per la sistemazione della frana di via Stornite?».

Va detto che a quei 70mila euro andrebbe aggiunti altri 30mila euro per «una palificazione di rinforzo e di sostegno esattamente sopra la frana di circa 20-25 metri , al fine di effettuare un lavoro definitivo, facendo prevenzione anche esattamente al di sopra della frana». Quindi, la cifra finale, di cui sono stati fatti i preventivi allegati agli atti della causa civile sarebbe di 100mila euro più iva.

L’auspicio conclusivo dell’avvocato e dei cittadini che assiste è che «ragioni di buon senso convincano questa Amministrazione all’integrale sistemazione della frana di via Stornite, prima dell’accadimento di possibili irreparabili sinistri». Intanto, si attende l’udienza davanti al giudice, fissata per il 27 marzo prossimo, anche se si confida in una prima pronuncia in tempi più rapidi, grazie all’azione cautelare che si è deciso di avviare in aggiunta al procedimento ordinario.

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