Con l’inverno alle porte, la frana di via Stornite fa ancora più paura e così, di fronte alla prospettiva di dovere aspettare fino al 27 marzo prossimo per la prima udienza della causa civile intentata dall’avvocato Giuliano Cardellini e altri cinque borellesi, si è deciso di battere anche la strada dell’azione cautelare. In pratica, viene chiesto in via di urgenza che il giudice ordini al Comune di Cesena l’immediata sistemazione della frana.
«Ogni cittadino ha diritto di ottenere giustizia e che la pubblica amministrazione si comporti con rispetto, professionalità e competenza – dichiara l’avvocato Cardellini –. Non come in questo caso in cui il Comune di Cesena si è disinteressato per due anni e cinque mesi e non intende salvaguardare l’incolumità fisica e psicologica delle persone. Noi facciamo la causa non solo per i residenti di via Stornite, ma per tutti i cittadini di Cesena che percorrono la frana a migliaia ogni anno».
In questo contesto si inquadra l’azione legale urgente in aggiunta a quella ordinaria, che include una richiesta di risarcimento danni. Cardellini fa inoltre un’osservazione aggiuntiva: «In caso di sinistro mortale, a causa della frana, vi sarebbe una responsabilità penale, che noi consideriamo in capo unicamente al Comune di Cesena. Tuttavia, potrebbe esserci anche un concorso di colpa da parte dei residenti che non si siano attivati sufficientemente per eliminare il pericolo».