Cesena, filmato uno strano oggetto luminoso nel cielo notturno VIDEO

Nel cuore di due notti fa, uscendo nel giardino della propria casa a Sant’Andrea in Bagnolo, nella periferia rurale del comune di Cesena, ha visto in cielo un oggetto luminoso insolito. Qualcosa che alcuni potrebbero chiamare Ufo, o Uap, come si preferisce dire ora, allargando la categoria dai soli “dischi volanti” a fenomeni celesti osservati non immediatamente spiegabili. Ma un video girato e una foto scattata da Marina Lucchi, cesenate che ha visto «quella cosa strana», non consentono per ora di escludere che possa trattarsi di un pianeta. Magari Giove o quello che gli astrofili chiamano “Venere al mattino”, che in questo periodo sono molto luminosi e visibili». A ipotizzarlo, precisando che però la questione va approfondita, è Gianfranco Lollino, voce autorevole in questo campo quale direttore dell’Osservatorio Copernico di Saludecio, ma anche con una lunga esperienza nel Centro Ufologico Italiano.

Quello che ha visto a occhio nudo e quello che è osservabile nelle immagini che ha immortalato alle 2 di ieri, Marina lo racconta così: «Ero uscita fuori casa perché le nostre luci natalizie non hanno lo spegnimento automatico. In cielo non c’erano nuvole, non c’è la luna piena e quindi, visto che la zona di campagna dove vivo è molto buia, si vedeva in modo molto chiaro il cielo notturno. E lassù, per una decina di minuti, ho osservato un cerchio luminoso, inizialmente fermo e che sembrava avere delle striature, che poi ha iniziato a muoversi ogni tanto in orizzontale, per poi fermarsi di nuovo e restare fluttuante». Finché, dopo averlo perso di vista per un attimo, non lo ha più visto, senza poter dire se si sia “dissolto” o sia andato fuori dal campo visivo con un movimento. Appena ha raccontato sulla rete quello che aveva notato, c’è chi ci ha visto «la tipica struttura semi organica di molti Uaps filmati recentemente, insieme con la caratteristica di pulsare e brillare, che fa pensare a una grande energia in atto».

Lollino spiega invece che «in molti casi le immagini nel buio non riescono a essere messe a fuoco usando semplici fotocamere dei telefonini o videocamere, perché l’oggetto puntiforme si dilata usando lo zoom. Questo mi pare uno di quei casi e quindi diventa importante ascoltare in dettaglio quanto riferisce chi ha visto la scena e poi fare le verifiche del caso. Per esempio, per valutare se in quella specifica ora e in quella precisa zona non fossero visibili Giove o Venere». Per quel che riguarda il movimento, l’esperto aggiunge che «quando è buio e non si hanno punti di riferimento una luce brillante può provocare movimenti oculari involontari che danno la sensazione di un movimento, in orizzontale o in verticale, che in realtà non c’è». Più in generale, conclude Lollino, «per formulare ipotesi ufologiche un indicatore importante è il fatto che l’oggetto osservato faccia evoluzioni strane».

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