Cesena, fame di case popolari: si pensa a tre immobili in disuso «ma non c’è traccia del Piano nazionale promesso da Meloni»

Per procurarsi nuovi alloggi pubblici per le fasce deboli in immobili inutilizzati si pensa a interventi sulla ex elementare Bagnile e sul complesso ex Montecatini e, se ci saranno opportunità con bandi, a un recupero del complesso del Sant’Agostino. Intanto, quando nel giugno 2026 sarà ultimata la riqualificazione del palazzo Roverella, lì saranno ricavati 4 alloggi per la transizione abitativa, 8 case popolari e 12 appartamenti per l’edilizia residenziale sociale, oltre a uno studentato.

L’assessora Carmelina Labruzzo ha replicato così a un’interpellanza sul problema casa presentata da Marco Giangradi, capogruppo di Cesena siano noi, che ha rimarcato che «per un trilocale i canoni di locazione a Cesena sono spesso vicini a 1.000 euro al mese».

Labruzzo, annunciando che l’11 dicembre arriverà in Consiglio comunale un aggiornamento della delibera dedicata alle politiche per la casa, ha però insistito, come aveva già fatto nei giorni scorsi il sindaco Enzo Lattuca, che «è indispensabile un Piano nazionale casa, che la presidente Meloni ha promesso lo scorso agosto al Meeting di Cl a Rimini ma di cui non c’è traccia nella Legge di Bilancio».

Intanto, sono 4 i contratti d’affitto a canoni controllati siglati in città sulla base del Patto regionale per la casa.

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