Cesena, dopo il carro funebre mandato a casa continua lo stalking di due donne: “Da giugno ad oggi 230 consegne indesiderate”

Cesena
  • 19 ottobre 2024

Continua il “martellamento”, che ormai sta rasentando il limite dello stalking, di una famiglia (madre e figlia) che vive in provincia di Arezzo, nei confronti di un autotrasportatore cesenate: che viene bersagliato di “consegne” di tutti i tipi al domicilio senza aver richiesto alcunché.

Il caso era venuto alle cronache alla fine dello scorso mese di settembre quando aveva raggiunto un apice veramente fuori dal comune. A casa del cesenate era stato inviato il carro funebre in seguito ad una telefonata che lo dava per deceduto a domicilio. Con esso erano state recapitate decine e decine di rose.

Una di queste due donne (probabilmente la figlia) ha conosciuto il cesenate tanti anni fa: quando l’uomo era sposato e viveva in provincia di Arezzo. I due si conoscevano a malapena “di vista”. A distanza di tanto tempo, quasi 20 anni, madre e figlia hanno ottenuto non si sa bene come l’indirizzo cesenate di quest’uomo. E dal mese di giugno lo stano bersagliando.

«Con la giornata di oggi - spiega al telefono l’autotrasportatore - da poco prima dell’estate mi sono state recapitati a casa materiali e generi di tutti i tipi, non richiesti da me, per un totale di 230 consegne».

Naturalmente nessuno paga quei prodotti che non sono stati richiesti. Quindi oltre al “pressing psicologico” per l’uomo (e per sua madre che spesso è l’unica in casa a ricevere i corrieri quando arrivano le consegne) c’è anche quello che subiscono gli esercenti che recapitano i prodotti: «Recentemente mi sono stati inviati a casa vestiti da sposa, trapunte... C’è una pasticceria di S. Agata Feltria che viene bersagliata di richieste di consegnarmi torte e dolci ed un negozio di abbigliamento e articoli per la casa di Villachiaviche che riceve telefonate in serie per portarmi ogni tipo di prodotto». Tutte vicende che finiranno in nuove denunce, dopo quelle già sporte in passato e quella dell’episodio del carro funebre mandato a domicilio. Le due donne, nel paese dove vivono, presto dovranno sostenere anche un primo procedimento penale. Sono accusate di aver scagliato materiali di ogni tipo contro le case dei vicini e di aver fatto oggetto di lancio di materiale anche il passaggio dello scuolabus.

«Chiaramente sono preoccupato perché non ho idea di come fare cessare questa situazione. Non posso sapere cosa “passi per la testa” a queste persone, ma chiaramente chi ha eseguito gli ordinativi per “consegnarmi cose” a casa, ha traccia di tutte le telefonate ricevute da queste persone. E come me non vede l’ora che possano essere messe in grado di non nuocere».

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