Era l’anno dei Mondiali, quelli dell’86, canterebbe Antonello Venditti. Un anno in cui la Francia di Platini ci eliminò agli ottavi in Messico: all’epoca sembrò uno smacco, ora invece firmeremmo per essere eliminati agli ottavi ai prossimi Mondiali. Il 1986 era l’anno anche in cui nacque il Panathlon Club Cesena, pronto a festeggiare l’anno del 40° compleanno con un consiglio all’insegna della continuità. L’assemblea di lunedì al ristorante Cerina di San Vittore ha confermato in modo trionfale Dionigio Dionigi alla presidenza per il biennio 2026-2027. Su 121 votanti, Dionigi ha ricevuto 118 voti, con 2 voti a Emanuela Pagliarani Ghini e uno a Claudio Crisafulli.
Confermato in blocco il consiglio formato da Emanuela Pagliarani Ghini (100 voti), Francesco Russotto (93), Carlo Fiumana (93), Paolo Ammoniaci (98), Umberto Pallareti (86), Paolo Ceccarelli (83), Stefano Ceccarelli (93), Daniele Zandoli (93) e Lorenzo Minotti (98).
Collegio arbitrale: Claudio Crisafulli, Valter Baraghini e Massimo Antoniacci. Collegio di controllo e amministrativo: Silvano Soprani, Enrico Cangini, Ester Castagnoli.
Felice Dionigi, che commenta a modo suo l’elezione: «Direi che gli unici che ci hanno capito davvero qualcosa sono i tre che hanno votato Pagliarani e Crisafulli... battute a parte, ringrazio i soci per la fiducia e ora faremo di tutto per meritarcela».
Il Panathlon da decenni alimenta la cultura sportiva di Cesena, in primis con il sostegno all’attività motoria dei giovanissimi grazie allo storico Panathlongiochiamo, quindi con una serie di service di prestigio, su tutti il Memorial Marco Pantani di ciclismo, il Memorial Azeglio Vicini abbinato alla Maratona Alzheimer, oltre a conviviali che portano nel territorio cesenate i grandi dello sport italiano e internazionale.
Il punto di riferimento per questa passione al servizio dello sport e dei giovani resta Dionigio Dionigi, motore del Panathlon più numeroso del mondo: «Abbiamo 210 soci – puntualizza – ma quello che ci interessa davvero è essere il Panatlhon più attivo al mondo per numero di iniziative al servizio del territorio. Sono iniziative che vogliamo mantenere nei prossimi anni, grazie al lavoro dei soci e al sostegno di partner preziosi che non finiremo mai di ringraziare. Entriamo nell’anno del quarantennale: la fondazione risale al 20 settembre 1986 ed ebbe due padrini d’eccezione come un Azeglio Vicini fresco di nomina a ct della Nazionale e un Bruno Pizzul appena promosso a prima voce del calcio alla Rai. Ripartiamo dai nostri valori e dal successo di conviviali che accolgono ospiti da tutta Italia: parliamo di personaggi sportivi di primo piano che grazie a noi scoprono la nostra terra, poi spesso va a finire che si innamorano della Romagna e comprano casa qui».