Cesena, diffamazione a Narducci: l'ex parlamentare Tonelli condannato in Appello

Anche per la Corte d’Appello di Milano le espressioni usate da Gianni Tonelli (l’ex parlamentare all’epoca a capo del sindacato di polizia Sap) nei confronti di Filippo Narducci (il cesenate che per anni ha sostenuto di essere stato picchiato da tre poliziotti del Commissariato di Cesena) «Configurano pienamente delle offese volontarie e gratuite, per il solo fine di diffamare dignità e reputazione dell’esponente».
Tonelli si è visto riformare la sentenza di condanna. In primo grado a Milano era stato condannato a 1.032 euro di multa e 10.000 euro di risarcimento per danni morali a Filippo Narducci.
La presidente della Corte d’Appello Renata Peragallo ora ha ritoccato al ribasso la condanna. Fissandola ad una multa di 600 euro.
Tonelli, cesenate di nascita, è stato parlamentare della repubblica nella precedente legislatura. Anche dopo le recenti elezioni, per un giorno soltanto, sembrava essere stato rieletto nelle file della lista Lega- Salvini Premier. I riconteggi “dei resti” nei giorni successivi lo hanno estromesso. Il poliziotto residente ad Imola, ora è consigliere comunale e capogruppo di minoranza a Castel Guelfo. Ma i fatti per i quali è stata confermata (e riformata al ribasso) la condanna in Appello risalgono al periodo in cui era a capo del sindacato di polizia Sap. E, tra le tante, conduceva battaglie a tutela dei colleghi poliziotti.
A Cesena e Forlì l’azione sindacale di Tonelli era concentrata sul caso di Filippo Narducci. Che accusava tre agenti del Commissariato di Cesena di averlo maltrattato e picchiato durante un controllo notturno in strada.
Nella denuncia sporta da Narducci, Tonelli aveva fatto numerose dichiarazioni sia alla stampa che pubblicate sul suo profilo Facebook. “La parola di ogni delinquente vale più di quella dei poliziotti”; ed ancora “Ogni asino che raglia finiamo alla sbarra… Come per il caso di Filippo Narducci di Forlì, ci troviamo sotto un turbine giudiziario perché ci sono avvocati che fanno processi mediatici e magistrati in carriera che non vogliono rinunciare ai favori della politica… Narducci, consumatore di cocaina e alcool, patente di guida ritirata perché colto in stato di ebbrezza, ha accusato tre poliziotti di avergli dato un pugno di inaudita violenza…”.
E ancora: “Il personaggio Narducci che anziché ritrovare negli anni la retta via finisce sotto processo per minacce alla moglie ed ora viene salvato dai debiti accumulati con uno spacciatore finito in manette, dice sempre che la storia dei poliziotti gli ha rovinato la vita. A noi sembra che se la stia rovinando da solo”; oppure “Un paese che va a rovescio. Se non ci fossero state le foto i miei colleghi erano inguaiati come nei casi Narducci a Forlì. La parola di un delinquente vale più di quella dei poliziotti”.
Asino ed a vario titolo falso, bugiardo e tossicodipendente sono stati ritenuti anche dall’Appello come attacchi personali dequalificanti che travalicavano, nel Tonelli pensiero, l’attività sindacale svolta. Di qui la decisione di 2° grado di ritoccarla al ribasso, ma di confermare una pena al politico imolese.