Cesena. Dal Brasile alla Romagna per unire i popoli, la rosa di Anita Garibaldi in Biblioteca Malatestiana

Un evento di grande rilevanza internazionale si svolgerà sabato 30 agosto alle 10:30 presso la Biblioteca Malatestiana di Cesena, dove verrà inaugurata la rosa dedicata ad Anita Garibaldi. La cerimonia vedrà la partecipazione di personalità di spicco del panorama diplomatico e istituzionale: dall’Ambasciatore delle Nazioni Unite IGO Philip Bonn all’Ambasciatore Unesco e Onu Leopoldo Rizzi, dalle assessore comunali Giorgia Macrelli e Carmelina Labruzzo fino al Dirigente generale del Corpo ecoforestale nazionale, Generale Savino Lattanzio.
Saranno presenti anche rappresentanti di importanti associazioni come la Past Presidente FIDAPA BPW ‘Cesena Malatesta’ Raffaella Candoli, la Presidente dell’Associazione Conexão Feminina Emanuelle Barzotto, oltre a delegazioni di UNUCI e delle Associazioni d’Arma. Un momento particolarmente significativo della cerimonia sarà la lettura del messaggio ufficiale che arriverà direttamente dal Governatore dello Stato brasiliano di Santa Catarina, Jorginho Mello, sottolineando così il carattere internazionale dell’iniziativa.
Dopo la simbolica messa a dimora della rosa, la giornata proseguirà con il convegno “Giuseppe e Anita Garibaldi: dal Brasile alla Romagna”, un momento di approfondimento storico e culturale che offrirà spunti di riflessione sui legami tra il territorio romagnolo e le vicende garibaldine. Nel primo pomeriggio, l’evento si arricchirà di una nota di creatività con una sfilata di moda che vedrà protagonisti abiti ispirati alla rosa, negli spazi della scuola Moda Cesena.
Questa iniziativa cesenate, promossa dal Centro Studi Olim Flaminia per conto del Comune, si inserisce in un progetto più ampio che ha già toccato la capitale. Il 4 agosto scorso, infatti, si è svolta una cerimonia analoga a Roma, presso il monumento-sepoltura dell’eroina sul Colle del Gianicolo, alla presenza di ben tredici Ambasciatori e delle massime autorità capitoline, insieme a sindaci e rappresentanti istituzionali provenienti dall’Italia e dall’estero.
Come spiegano il Sindaco Enzo Lattuca e l’Assessore alla Cultura Camillo Acerbi, l’amministrazione comunale ha abbracciato con convinzione il progetto internazionale “Anita Fidelis”, che si sta diffondendo in diverse parti del mondo con un obiettivo ben preciso: promuovere tra cittadini e giovani generazioni l’importanza di una società aperta, fondata su valori fondamentali come pace, democrazia, diritti umani, legalità, libertà dei popoli e inclusione.
L’evento assume un valore ancora più profondo considerando il patrimonio storico che Cesena custodisce. La magnifica collezione del Fondo Comandini, conservata nella Biblioteca Malatestiana, raccoglie infatti cimeli e documenti garibaldini e risorgimentali di grande valore. Non va dimenticato che nel 1848 Garibaldi, con la sua colonna di volontari, transitò proprio da Cesena prima della caduta della Repubblica Romana, un anno prima della tragica morte di Anita.
Particolarmente toccanti sono le parole del Presidente del Centro Studi Andrea Antonioli, che inquadra l’iniziativa in una prospettiva più ampia: questa rosa non rappresenta un semplice omaggio floreale, ma un simbolo vivente che unisce fragilità e forza, bellezza e resistenza. È un segno di resilienza che ci ricorda come una società sia davvero libera solo quando lo sono le sue donne. Onorando Anita Garibaldi, si vuole rendere omaggio a tutte le donne che hanno lottato e continuano a lottare, spesso nel silenzio, per libertà, dignità e pace.
La rosa che verrà piantata rappresenta quindi molto più di un gesto simbolico: è una bandiera fatta di petali e foglie che afferma con forza che nessun atto eroico deve essere dimenticato e che ogni memoria custodita può trasformarsi in seme di futuro. Un messaggio potente che da Cesena e dalla Romagna si irradia per unire due mondi nel nome di una donna che ha incarnato i più alti valori di libertà e coraggio.