Cesena, dagli ex studenti del “Righi” tre borse di studio a ricordo del compagno di classe Filippo Prati, scomparso a 30 anni

Da una festa goliardica per festeggiare 50 anni a due borse di studio per ricordare un amico scomparso: gli ex studenti della V Di del liceo scientifico Righi diplomati nell’anno 1992/93 hanno premiato sabato 31 maggio i vincitori delle borse di studio rivolte agli studenti del liceo e intitolate a Filippo Prati, un compagno di classe morto a 30 anni. Al concorso hanno partecipato una ventina di ragazze e ragazzi, che hanno presentato complessivamente 25 progetti (testi, video o presentazioni) suddivisi nelle due categorie, dedicate alla divulgazione scientifica e disagio giovanile. Tanti gli argomenti trattati, dall’influenza dei social media all’intelligenza artificiale, dalla ricerca di soluzioni per gravi patologie alla condivisione di momenti difficili della loro vita.
Le borse di studio, del valore di 650 euro ciascuna, sono state vinte da tre ragazze.
Gaia Pieri si è classificata prima nel settore della divulgazione scientifica con un testo che racconta un paradosso del nostro tempo secondo cui chi sa poco, è convinto di sapere tutto: è l’effetto “Dunning-Kruger”, che spiega come le persone meno competenti sopravvalutano le proprie capacità rispetto a chi ha conoscenze più approfondite.
Nel settore del disagio giovanile due vincitrici ex aequo: Veronica Boschi, con il testo “Un’ombra, non una montagna”, che riesce a dare una forma e un nome a un disagio comune a molti giovani, indicando la strada per affrontarlo e “convivere coi propri mostri, trovando la chiave per domarli”. Pari merito Michela Castellucci, che ha realizzato un video che racconta il disagio giovanile in maniera originale, creativa ed efficace: il silenzio degli spazi quotidiani nella loro ordinarietà viene amplificato dal dialogo di un film di un’altra generazione (Will Hunting, Genio Ribelle) che fa da sottofondo alla narrazione: ”non è colpa tua”, che ha colpito la giuria.
“Siamo molto contenti dell’adesione dei ragazzi alle borse di studio, perché sono state l’occasione per riflettere su temi importanti, come la capacità di spiegare le cose con parole semplici e la fragilità della vita, temi che erano molto cari al nostro amico Filo – commentano gli organizzatori – abbiamo deciso di riproporre il progetto con le stesse modalità dell’anno scorso, organizzando una festa e utilizzare il guadagno per finanziare le borse nel 2026: aspettiamo i nostri coetanei il 29 novembre per la seconda edizione di ‘Bornin74’ al Vidia.”