Cesena, da Confcommercio mano tesa al presidente dell’Abi Patuelli: “Lavoriamo insieme per una Romagna California d’Europa”

Confcommercio cesenate ha molto apprezzato la definizione del presidente ABI, Antonio Patuelli, che ha chiamato a Fattore R la Romagna, definendola la California d’Europa.
«Per noi romagnolisti convinti come siamo da sempre e impegnati per assegnare alla Romagna il ruolo che merita – afferma il presidente di Confcommercio cesenate, Augusto Patrignani – è un attestato importante che ci sprona a fare fronte comune per realizzare le straordinarie potenzialità del nostro territorio, facendo anche pressione sulle istituzioni pubbliche affinché la valorizzino con dotazioni, infrastrutture e interventi adeguati a sostenere lo sviluppo del turismo e dei settori produttivi fondati sul modello della piccola impresa».
Il futuro della Romagna si gioca sulla capacità di crescere e investire con visione condivisa e strategica. Per questo, secondo Patrignani, è necessario dare continuità al confronto avviato a Fattore R, impreziosito anche dal contributo del Premio Nobel per l’economia Acemoglu, una piattaforma di dialogo fondamentale che deve evolversi aprendo un tavolo permanente e inclusivo, coinvolgendo istituzioni, imprese, mondo bancario, università e formazione. La nona edizione del forum ha messo al centro temi cruciali: infrastrutture materiali e immateriali, attrattività degli investimenti, semplificazione amministrativa, export e capitale umano. È emersa chiaramente la necessità di un approccio sistemico, in grado di far dialogare pubblico e privato su una visione comune dello sviluppo romagnolo. “Questo è anche il nostro impegno - osserva Patrignani - di corpi intermedi. Dobbiamo far proseguire nel dibattito e nelle azioni conseguenti la full immersion di Fattore R”.
Dall’alta formazione, dalla logistica alla digitalizzazione, ogni ambito richiede programmazione, chiarezza normativa e una regia condivisa. «Abbiamo gli strumenti e le competenze – sottolinea Patrignani – ma serve metodo. Nessuno può pensare di agire in solitudine. È su questi punti che dobbiamo intervenire, facendo sistema».