Cesena, Cucine Popolari: la destra attacca in Consiglio il legame con l’assessora Baredi e la nuova sede

Aveva l’aria di essere una di quelle delibere importanti ma tecniche, che non avrebbero scaldato gli animi. Invece ieri la discussione in Consiglio comunale sulla verifica degli equilibri di bilancio e la variazione in assestamento si è trasformata in un attacco personale pesantissimo contro l’assessora Maria Elena Baredi. Sotto tiro il suo legame con le Cucine Popolari ma anche queste ultime. Ad affondare il colpo è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Marco Casali, spalleggiato poi dal collega di partito Andrea Imperato.
Casali ha usato come casus belli uno dei punti della manovra illustrata dall’assessore al Bilancio, Camillo Acerbi. Si tratta del ripristino della sede dell’associazione “Hobby Terza Età”, in zona ippodromo, devastata dall’alluvione, con l’obiettivo di farne anche la nuova casa Cucine Popolari, l’esperienza portata avanti da 200 volontari che sfamano di cibo e di relazioni umane persone in difficoltà. Attualmente lo fanno in locali accanto al “Don Baronio”. Dal 2027 contano di spostarsi in quelli più ampi di “Hobby Terza Età”. Per predisporre il tutto contribuiranno con 200mila euro di fondi propri alle spese per i lavori, che possono contare anche su soldi arrivati dall’assicurazione per i danni sull’immobile e una donazione fatta da Unicredit, finalizzata proprio a sostenere quel progetto sociale.
Il capogruppo di Fdi, nel commentare l’operazione, ha annunciato l’intenzione di indagare vista - ha evidenziato - «l’interessenza di vita tra l’assessora Baredi e le Cucine Popolari», che troveranno posto lì. E ha sostenuto che quel legame è stato un serbatoio per gli oltre 900 voti di preferenze che ha ottenuto alle elezioni.
La reazione ferma di Baredi
Baredi, tirata in ballo, si è detta «molto dispiaciuta» e ha replicato con fermezza. Ha ricordato di essere stata «tra le ideatrici delle Cucine Popolari, dopo avere visto nel 2020 quanto era bello e importante quel luogo per chi sta peggio» e di averlo fatto «con la massima trasparenza, scrivendoci sopra anche un libro», che ha promesso di regalare ai suoi detrattori. Ha poi sottolineato: «Nei miei 58 anni di vita sono stata impegnata politicamente per almeno 40 anni e la mia attenzione è sempre andata alla scuola e alla giustizia sociale». Quindi l’avventura delle Cucine Popolari, dove da quando è amministratrice comunale non ha «nessun incarico negli organismi dirigenti di quell’associazione», è in linea con la sua storia personale. Poi non le ha mandate a dire a Casali: «Non importa che voglia vedere nella mia attività politica qualcosa di sporco, perché offende lei prima che me. Ma non le permetterò di infangare le Cucine Popolari».
A mettere in discussione anche il valore di quell’esperienza solidale ci ha però pensato il consigliere Imperato, che ha sostenuto che più che avere una funzione sociale è uno spot elettorale.
I puntini sulle i di Acerbi
Dal punto di vista tecnico e giuridico ci ha pensato l’assessore Acerbi a sgomberare il campo da eventuali insinuazioni di mancanza di trasparenza o conflitti d’interesse: «Unicredit ci ha indicato nell’ottobre 2023 di volere sostenere il recupero dell’immobile di “Hobby Terza Età” nella sua funzione sociale, anche come nuova sede delle Cucine Popolari, e allora la Baredi non era assessora. Inoltre, il Comune non mette neppure un euro in questa operazione».
A spalleggiare l’assessora Baredi sono arrivati anche interventi di vari consiglieri di maggioranza. Particolarmente taglienti quello di Damiano Censi (Fondamenta-Avs) e di Gianni Ceredi (Pd), che ha ripetuto tre volte la parola «vergogna», rivolta verso i banchi di Fratelli d’Italia, e li ha invitati a mettere a disposizione un po’ del loro tempo per dare una mano alle Cucine Popolari.
Controreplicando, Casali ha però confermato la sua intenzione di mettere sotto la lente l’impiego e la gestione delle risorse che saranno destinate al ripristino e alla rifunzionalizzazione della sede di “Hobby Terza Età” e il legame esistente, per la verità ben noto e largamente apprezzato, tra quella realtà e Maria Elena Baredi.