Cesena, consegnato il premio Novello ai tre vincitori

Cesena

Alla Biblioteca piana della Malatestiana si è tenuta la cerimonia di conferimento del premio Malatesta Novello città di Cesena 17ª edizione. Un premio che è stato finora assegnato a circa 50 cesenati che, per i loro meriti, valori, distinzioni, hanno accresciuto l’orgoglio e il prestigio della città. Una sorta di panorama dell’eccellenza cesenate in patria o all’estero.

E per questa edizione sono stati conferiti dell’onorificenza che commemora Malatesta Novello, che ha donato ai suoi concittadini la biblioteca Malatestiana, Elena Ioli, fisica e divulgatrice scientifica; Marino Biondi, docente universitario in pensione e critico letterario; Franco Severi, eclettica personalità, fondatore dell’Associazione nazionale di musica meccanica e mecenate. Cultura, scienza e mecenatismo sono stati quindi i mondi a cui la giuria, composta dal sindaco Enzo Lattuca, da Giancarlo Cerasoli e da Paola Errani, ha guardato per la scelta dei premiati.

«Si tratta di un premio importante per la nostra città, che viene conferito in un giorno importante, quello della morte di Malatesta Novello, in un luogo simbolo della città, la biblioteca piana - ha esordito il sindaco Lattica - Un premio che racconta di una città diventata tale da tutti i punti di vista e che viene conferito a illustri cesenati. Ma se il rigido regolamento del premio, che non permette di conferire un premio collettivo, lo avesse concesso quest’anno si sarebbe dovuta premiare l’intera cittadinanza di Cesena per come ha affrontato l’alluvione di maggio». Poi il sindaco si è soffermato su ciascun personaggio illustre premiato quest’anno: Marino Biondi, punto di riferimento della scena culturale cesenate e non solo; Elena Ioli, «fisica che si occupa di tante cose fra cui il cambiamento climatico»; Franco Severi, «premiato per il suo mecenatismo visto che nella sua vita ha fatto tante cose e tutte diverse».

Marino Biondi, seppure da tanti anni sia abituato a parlare in pubblico, l’ex docente di letteratura italiana dell’Università di Firenze e critico letterario ieri sera non è stato esente dall’emozione nel ringraziare la città di Cesena per questa onorificenza. Biondi, che ha dedicato l’intera vita allo studio, con ben 270 pubblicazioni all’attivo, ha parlato dell’importante ruolo della scuola e del saper comunicare la conoscenza ai giovani. Ha anche anticipato che entro Natale uscirà un testo inedito di Renato Serra che si credeva perduto e che invece l’erede, Renato Serra jr, ha ritrovato nella casa bolognese dell’intellettuale cesenate e consegnato agli studiosi per farne redigere un commento critico.

Elena Ioli, fisica e professoressa all’istituto tecnico Geometri di Cesena, ha parlato della sua incredibile esperienza del 2018, quando è stata selezionata per partecipare al progetto australiano Homeward Bound, che ha portato 77 scienziate provenienti da tutto il mondo in una spedizione in Antartide della durata di 5 settimane. «Il progetto serviva anche per puntare i riflettori sulla presenza femminile nel mondo della scienza, dove meno del 30% della ricerca è formato da donne. In Antartide ho imparato tanto ma la lezione principale e più bella è che noi siamo ospiti, non controlliamo nulla, la natura è davvero sovrana».

Franco Severi, personaggio eclettico, alla sua passione per gli strumenti musicali meccanici si deve la creazione dell’Ammi e del museo nazionale “Musicalia” a Villa Silvia. Nel raccontare da dove tutto è nato, Severi ha anche parlato di due suoi nuovi «sogni nel cassetto: vorremmo fare un altro museo di strumenti musicali nel piano inferiore di Villa Silvia e dopo aver ritrovato delle foto di Alessandro Bonci, che era venuto a cantare per Carducci nella villa, e raccolto del materiale bonciano, vorrei poterlo portare, in accordo con l’amministrazione comunale, al teatro Bonci».

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