Cesena, Confcommercio: “Un’Iva agevolata per i negozi di abbigliamento”

Anche nel territorio cesenate i negozi di abbigliamento e il settore moda versano da tempo in condizioni di criticità. “Servono misure straordinarie per fronteggiare una straordinaria crisi del commercio e del settore moda in particolare - afferma il presidente Confcommercio cesenate Augusto Patrignani - Federmoda Confcommercio ha lanciato l’allarme sulla grave situazione di crisi economica che investe tanti settori economici, in particolare i negozi di vicinato e le imprese del settore abbigliamento. Negli ultimi cinque anni le aziende del settore hanno avuto una significativa perdita di fatturato”.
“Il calo dei consumi - prosegue Patrignani - è dovuto al ridotto potere d’acquisto delle famiglie che magari hanno anche modificato le loro priorità. I negozi di vicinato, anche quelli più piccoli, sono una parte importante del tessuto sociale cittadino, sono quelli che ‘illuminano’ le città e che le rendono più sicure dando anche un senso di comunità. Il commercio rappresenta ancora una leva economica decisiva per il nostro territorio e riteniamo che l’allarme, abbondantemente giustificato dai numeri, vado affrontato con tempestività”.
“È fondamentale - chiude Patrignani - che il Governo, come sostenuto dal nostro presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, intervenga per sostenere la riqualificazione urbana attraverso il miglior utilizzo dei fondi del Pnrr. Per quanto riguarda il settore moda, occorre una tutela dei negozi fisici dai colossi del web attraverso il rispetto del principio dello ‘stesso mercato stesse regole’ e un’azione diretta al rilancio dei consumi interni attraverso alcuni innovativi provvedimenti e in particolare l’introduzione di una detrazione d’imposta sulla dichiarazione dei redditi dei contribuenti per l’acquisto di prodotti di moda sostenibili effettuato nei negozi fisici; l’applicazione di un’aliquota Iva agevolata sui prodotti di moda; un credito d’imposta del 30% sulle locazioni commerciali o una cedolare secca sugli affitti commerciali condizionati all’obbligo di una congrua riduzione dei canoni di affitto a seguito di specifico accordo tra locatore e conduttore”.