Cesena, comunità energetiche: San Bartolo vuole provarci

Cesena
  • 04 ottobre 2023

La parrocchia di San Bartolo rilancia il progetto Comunità Energetiche. Stasera alle 20.45, in sala oratorio, è in programma un incontro aperto per fare il punto sulla possibilità di «costituire una comunità energetica per i condomini, le attività e le abitazioni singole del territorio della parrocchia – fa sapere Don Agostino Galassi -. Ciò a partire dal tema dell’Ecologia integrale affrontato nella enciclica Laudato Si’ di papa Francesco, già nel 2015». A un anno dal precedente incontro, stasera si provano a fornire più elementi. Fra questi la proiezione di un video di EcoOne, associazione legata al movimento dei Focolari, che illustra con chiarezza il significato di comunità energetica mostrandone i vantaggi che si potranno avere quando verranno firmati i decreti legislativi. Ciò perché, a fronte di un interesse espresso dai cittadini, il Governo non ha ancora definito i decreti attuativi per regolarizzare le comunità. Argomento affrontato anche nell’incontro di venerdì scorso nella sede di “Energie per la città”. Alla conferenza era presente Antonella Pragliola che stasera interviene a San Bartolo.

Legge in attesa di decreti

«Alla legge approvata mancano dei tasselli – dice Pragliola – per ora ci si può allacciare a una cabina secondaria, ossia vicina a chi costituisce una comunità energetica. Senza i decreti, non c’è possibilità di afferire a cabine primarie, più grandi, in grado di raggruppare territori e cittadini anche distanti. Per ora il progetto si può costituire fra vicini di casa, di condominio, di abitato e quartiere, in base alla collocazione delle cabine secondarie».

San Bartolo vorrebbe costituire una comunità energetica mettendo a disposizione aree parrocchiali (tetti, coperture) ove collocare pannelli solari. Pragliola, che risiede in vicolo Gasometro (fra viale Bovio e corso Cavour) racconta l’esperienza di condominio avviata. «Abito in un grande condominio dove il tetto ha una superficie piatta. Abbiamo fatto approvare la possibilità di aumentare la superficie utilizzabile per assorbire energia solare; anche chi non vuole fare parte della comunità energetica può mettere a disposizione la propria parte di tetto. Nel caso decida di aderire poi, comunicandolo al proprio gestore di energia, potrà avere una bolletta più leggera, per gli incentivi sul costo del kilowattora e di corrente prodotta».

L’incontro di stasera si propone di individuare le aree possibili ove collocare pannelli, lancia una sorta di censimento di chi volesse aderire alla comunità energetica in fieri per quantificare il numero di pannelli occorrenti. È una prima raccolta dati tesa ad aumentare consapevolezza verso una opportunità anche etica di unirsi concretamente, per dare una reale possibilità ecologica al pianeta. Ingresso libero.

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