Cesena, compagni in classe per aiutare disabile

Cesena

Hajar, 18 anni, frequenta la quarta superiore all'Istituto professionale Versari Macrelli di Cesena. È lei la protagonista del servizio di Nelson Bova andato in onda ieri, giornata nazionale della disabilità, sui telegiornali nazionali Rai per raccontare la sua esperienza con le lezioni in presenza nonostante la pandemia e la scelta dei compagni di classe di non lasciarla sola.

Quella raccontata è una storia di solidarietà ma anche delle difficoltà con cui sono costretti a fare i conti gli studenti e le studentesse disabili per via dell'emergenza sanitaria in corso. Difficoltà che spesso si sommano a quelle quotidiane. È così anche per Hajar, il suo unico genitore, la madre, lavora ed è impossibile per lei assistere la figlia nella didattica a distanza che così rischiava di trasformarsi ancora una volta in esclusione. A prendersi cura di lei mentre la mamma è al lavoro è una vicina, “nonna” Rosanna.

A differenza del primo lockdown, questa volta la sua certificazione le ha consentito di seguire le lezioni in aula, con lei ogni mattina un piccolo gruppo di compagni di classe si alterna nella frequenza in presenza. «Abbiamo voluto evitare che si creasse una situazione che rischiava di rivelarsi ghettizzante», spiega Davide Ceccaroni, responsabile Sostegno dell'istituto. Una scelta significativa per Hajar: «Se fossi stata in classe da sola sarebbe stato brutto, non avrei potuto relazionarmi con nessuno».

La soluzione trovata le consente di continuare a studiare e riconosce il valore della socialità. Socialità che è al centro anche del progetto Transizioni di Enaip di cui fa parte da un paio d'anni Hajar. Si tratta di un progetto propedeutico all'inserimento lavorativo, ha spiegato Claudio Bulgarelli: «Una volta a settimana viene qui per capire il suo potenziale e le sue inclinazioni in vista dell'inserimento in aziende del territorio».

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