Cesena, commercianti e artigiani contro la chiusura del Commissariato

CESENA. La possibile chiusura del Commissariato di Cesena, su cui il sindaco di Cesena Enzo Lattuca ha chiesto al ministro degli interni Matteo Piantedosi informazioni certe per fugare dubbi e inquietudini, non piace a piace Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti: “Questa prospettiva, se confermata, non andrebbe in direzione di un rafforzamento del presidio della sicurezza a Cesena, mettendola al contrario nella condizione di dipendere dalla centrale di Forlì con modalità e tempi di intervento più farraginosi e meno tempestivi”. Ma non solo. Preoccupano anche le dotazioni “carenti degli organici delle Forze dell’ordine e della Polizia municipale che ostacolano gli interventi a favore della sicurezza. Agire con forze sottodimensionate è oltremodo penalizzante”, dicono le quattro associazioni di categoria. E segnalano in proposito che “la situazione alla stazione ferroviaria si è notevolmente aggravata con le recenti aggressioni a malcapitati utenti, con forte apprensione di coloro che per lavoro rientrano in treno nella serata”. La proposta di istituire un posto fisso della Polizia municipale, compatibilmente con le forze a disposizione, va quindi “nella direzione di prevenire futuri atti criminali. Similmente i controlli e i presidi vanno incrementati in altre parti della città, ben noti alle Forze dell’ordine, in cui si presentano situazioni di insicurezza e dove sono state effettuate rapine ad esercizi pubblici o ad attività imprenditoriali, nonché furti in appartamenti”. Poi bisognerebbe accelerare con l’installazione delle videocamere, “è doveroso per proteggere tutto il territorio comunale e in particolare vaste zone della periferia che ne sono ancora sprovviste, nonostante anni fa fosse stato annunciato un piano di copertura totale del territorio.
Per Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato la sicurezza è indispensabile alle imprese, è “fattore competitivo, primario, ineludibile. Ma prima ancora gli imprenditori sono persone nelle loro famiglie e la sicurezza urbana è il prerequisito fondamentale di ogni benessere territoriale, da salvaguardare e da incrementare”. Nel Cesenate “la situazione non raggiunge certo livelli di complessità di altre parti del Paese, ma ci sono dei segnali aggravatisi e preoccupanti che vanno tenuti sotto controllo con interventi, se è possibile, efficaci e e tempestivi”, evidenziano le quattro associazioni di categoria. Si riferiscono a “furti, rapine, aggressioni, atti di vandalismo che negli ultimi tempi risultano incrementati. Per contrastarli occorre innanzitutto che le Forze dell’ordine, che operano con abnegazione, merito ed efficacia siano messe nelle condizioni di operare la meglio con la necessaria dotazione di uomini e risorse”. Per questo preoccupa la chiusura del Commissariato. “La tutela della sicurezza è un obiettivo trasversale e unificante che non ha colore politico e l’auspicio è che le forze politiche, insieme a quelle sociali ed economiche, unitamente alle encomiabili Forze dell’ordine e in raccordo fruttuoso con le istituzioni nazionali, collaborino per renderla sempre più efficace e capillare, andando incontro alle esigenze di cittadini e imprenditori”, concludono Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato.