Cesena, collaudata la nuova caserma dei carabinieri, con costi cresciuti di 1,3 milioni, ma manca un ultimo passo per il trasloco

A 17 mesi di distanza dalla comunicazione ufficiale della fine dei lavori di costruzione della nuova caserma dei carabinieri in zona Montefiore, è stato rilasciato e approvato dal Comune il certificato di collaudo tecnico amministrativo. È l’atto con cui si attesta che l’opera corrisponde a quanto era stato progettato. Però non è ancora la tappa finale di un cammino che si decise di fare dieci anni fa. Resta un nodo da sciogliere prima che i militari dell’Arma possano trasferirsi dagli alloggi adattati dove si trovano temporaneamente, all’angolo tra via Dell’Amore e viale Bovio, nella nuova base. Il Comando dei vigili del fuoco di Forlì-Cesena ha infatti comunicato di non essere competente a eseguire i controlli di prevenzione incendi. Dovrà occuparsene direttamente il Ministero della Difesa, verificando che tutto sua in linea con quanto è previsto dalle normative in proposito. In particolare - è stato chiarito - tenendo conto che si sta parlando di un luogo dove «si impiegano, si sviluppano o di detengono prodotti infiammabili, incendiabili o esplodenti», per i quali sono in vigore regole specifiche.
Costi lievitati
Intanto, il collaudo tecnico amministrativo, che è stato affidato all’ingegnere Roberto Ceccarelli, per un compenso di quasi 5mila euro, ha messo un sigillo sul quadro economico dell’intervento, mettendo in luce un forte aumento dei costi stimati inizialmente. Nel progetto esecutivo approvato nell’ambito dell’accordo di programma che fu siglato con la Società Commercianti Indipendenti Associati, che si è sobbarcata i costi in cambio del via libera all’ampliamento del centro commerciale Montefiore, era stata prevista una spesa di 6 milioni e 257mila euro, Iva compresa. Quando si affidarono i vari contratti d’appalto, inclusi quelli successivi alla procedura fallimentare che ha visto coinvolta la Cmc di Ravenna, capogruppo dell’associazione temporanea di imprese vincitrice dell’appalto, i costi erano già lievitati a 6 milioni e 393mila euro. Il conto finale ha invece raggiunto la cifra di 7 milioni e 593mila euro. Quindi, rispetto alle ipotesi iniziali del 2018, i costi sono aumentati di oltre 1,3 milioni di euro.
Tempi dei lavori allungati
Un’altra cosa che è cresciuta nel tempo è stata la durata dei lavori. Nella convenzione urbanistica della primavera 2018 era infatti previsto che la costruzione della caserma avrebbe dovuto essere completata entro l’8 maggio 2021. Sono invece serviti 13 mesi in più, a parte il fatto che per gli ostacoli autorizzativi detti ancora non è stato possibile traslocarvi i carabinieri. La dilatazione sia dei costi sia dei tempi è stata dovuta anche a una serie di modifiche, migliorie e integrazioni che il Comando dei carabinieri ha chiesto durante lo svolgimento dei lavori.
Manca solo un ultimo passo
Ora la nuova “casa” dei carabinieri, che ha una superficie di 3.273 metri quadrati (2.819 dei quali calpestabili), mentre nei ragionamenti iniziali che erano stati fatti nel 2013 si era pensato a un edificio di 2.180 metri quadrati, è pronta. Ma perché i militari dell’Arma ci mettano piede bisognerà attendere di sbloccare l’impasse della prevenzione incendi.
A questo punto, la strada sembra comunque in discesa ed è probabile che entro la fine di questo mese possa essere stabilita una data certa per il trasferimento. E nel frattempo, la Prefettura ha già avviato la procedura per ottenere la locazione dell’immobile dal Comune, che ne ha acquisito la proprietà a titolo gratuito, sulla base del famoso patto che fu stretto con la Società Commercianti Indipendenti Associati, scatenando aspre polemiche politiche e anche contestazioni legali, cadute poi nel vuoto.