Partecipare alla vita pubblica cittadina approfondendo il ruolo degli organi politici come la Giunta e il Consiglio comunale. È iniziato, questa mattina, il percorso del progetto ‘Civis anch’io’, che, da qui fino a dicembre, prevede il coinvolgimento diretto, l’ascolto delle nuove generazioni e una piena collaborazione con il mondo scolastico. Attualmente sono oltre 40 le classi quarte delle scuole secondarie di secondo grado della città di Cesena che settimanalmente incontreranno i rappresentanti dell’Amministrazione comunale. Un percorso partecipativo inedito che trasforma gli studenti da semplici destinatari di politiche giovanili in cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri.
Questa mattina ad accogliere le prime quattro classi, dei licei scientifico e linguistico, sono stati l’assessora alla Scuola e ai servizi per l’infanzia Maria Elena Baredi, l’assessore alla Sicurezza e Legalità Luca Ferrini e il presidente del Consiglio comunale Filippo Rossini. Con loro anche Silvia Canali e Ilaria Evangelisti del servizio Partecipazione del Comune di Cesena. Dopo una prima lezione di educazione civica tenuta dagli amministratori nella Sala del Consiglio, casa di tutti i cittadini, gli studenti hanno visitato la Biblioteca Malatestiana, primo esempio di biblioteca civica in Europa.
“L’educazione civica – commenta l’assessora Baredi – non è solo una disciplina da studiare a scuola, spesso troppo marginale e teorica, ma un’esperienza concreta che deve accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita come cittadini attivi e consapevoli. Partecipare significa capire e conoscere da vicino il funzionamento della nostra comunità, conoscere gli strumenti della democrazia e sentire il proprio ruolo all’interno della vita pubblica. Con ‘Civis anch’io’ vogliamo andare oltre le lezioni tradizionali: chiediamo agli studenti non solo di ascoltare, ma di farsi protagonisti, di contribuire attivamente, portando idee, proposte e soluzioni per migliorare la nostra città. La partecipazione è un diritto, ma soprattutto un dovere civico, una responsabilità che coinvolge tutti, a ogni età. Invito i giovani – prosegue l’assessora – a ‘invadere’ gli spazi della gestione amministrativa, a comprendere come si costruiscono le decisioni politiche, a dialogare con gli amministratori. La vera educazione civica si realizza camminando insieme, discutendo e proponendo. Il Comune accompagnerà gli studenti in questo cammino, perché crediamo fermamente che la partecipazione attiva sia la chiave per una società più giusta, inclusiva e dinamica. Ecco perché investiamo nelle nuove generazioni, perché il futuro della nostra città passa dalle loro mani. La scuola è la città”.
Attraverso una Call4Ideas, laboratori partecipativi, workshop deliberativi e un dibattito finale pubblico, il progetto raccoglierà e valorizzerà le idee degli studenti, integrandole nelle future pratiche partecipative dell’Ente, per poi presentarle alla città nell’ambito di un evento pubblico. Non si tratterà quindi di una consultazione episodica, ma di un processo formativo autentico, che riconosce competenza reale ai giovani e li abilita a incidere su temi di loro interesse. Questo approccio si innesta su un’esigenza concreta e documentata: nel percorso “Verso i nuovi quartieri”, solo il 2% dei partecipanti aveva tra i 18 e i 24 anni. Da qui l’urgenza di favorire un ricambio generazionale nei meccanismi di partecipazione civica.
Il percorso sarà caratterizzato da momenti espositivi e di presentazione, partendo da focus specifici rispetto a servizi ed attività di diretto contatto con la comunità di riferimento (trasporti, impianti sportivi, luoghi di aggregazione), e momenti di ascolto relativi ai concetti di democrazia di prossimità e partecipazione civica giovanile nella governance locale.