Cesena: centro vivo anche d'inverno tra locali ed eventi
Al lavoro di concerto con le associazioni degli esercenti e degli artigiani per dare continuità, pur con qualche aggiustamento, alla metamorfosi del centro sperimentata con successo questa estate. Le novità sono state tante, a cominciare dall’estensione dell’occupazione del suolo pubblico da parte di ristoranti e bar. A renderle necessarie è stata un’emergenza, l’epidemia di Covid-19, che tutti sperano di potersi lasciare alle spalle al più presto. Ma la volontà dell’amministrazione comunale è quella di mantenere anche in futuro, per quanto possibile, l’assetto ormai collaudato. Un assetto che ha permesso a tante attività di continuare a lavorare osservando il distanziamento necessario per limitare il pericolo di contagi, ma ha anche reso il centro storico più bello e più vivo.
Occupazioni del suolo pubblico
L’occupazione del suolo pubblico dovrà essere organizzata e gestita tenendo conto di recenti normative introdotte in materia, che comunque facilitano e velocizzano le procedure burocratiche e allargano le maglie rispetto al passato pre-coronavirus. L’assessore Luca Ferrini, che oggi avrà un incontro con Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna per confrontarsi su questo e su altri aspetti, è però intenzionato ad andare avanti sul sentiero tracciato. Non potrebbe essere altrimenti, perché - sottolinea - «l’esperienza fatta si è rivelata felice: erano anni, o forse decenni, che non si vedeva una città così vivace come quella ce cesenati e visitatori si sono potuti godere questa estate». Allo stesso modo, si pensa di confermare l’estensione della pedonalizzazione e il sistema di circolazione e sosta scaturiti dalla revisione fatta questa estate, magari con piccoli ritocchi utili a superare qualche disagio: d’altronde, certe scelte erano e sono obbligate per guadagnare porzioni di suolo pubblico dove consentire ai locali di allargarsi all’aperto.Tutto ciò non significa che non ci sarà alcuna modifica, soprattutto per «conciliare interessi contrapposti». Per esempio, «in punti come piazza Amendola c’è qualche problema di convivenza con la realtà del mercato ambulante e in piazza Guidazzi va valutata con attenzione la compatibilità tra le esigenze dei locali lì presenti e quelle del teatro Bonci».
Un cambiamento è da mettere in conto anche sul versante delle esenzioni dalla tassa di occupazione del suolo pubblico. Resteranno in vigore fino alla fine di quest’anno, ma dal 2021 - anticipa Ferrini - «è fisiologico, e anche giusto nei confronti dei contribuenti e di quegli esercenti che non hanno spazi dove estendere la propria attività, che chi ha questa opportunità torni a pagare qualcosa, anche se con tariffe molto agevolate». Sarà uno dei principali punti di confronto tra amministrazione e rappresentanti degli imprenditori.