A Cesena si intuisce che è arrivato l’autunno per due motivi: i marciapiedi sono invasi dalle foglie degli alberi e torna la festa della Centrale del Latte. È un appuntamento diventato ormai immancabile: quest’anno festeggia la maggiore età. Una “stagionatura” di 18 anni che domenica, a partire dalle 14.30, negli spazi dello stabilimento in via Violone di Gattolino 201, a Martorano, sarà celebrata da dirigenti e dipendenti della cooperativa insieme ad associati e consumatori che da 66 anni portano sulle tavole delle proprie case o delle proprie attività di ristorazione i prodotti dell’azienda.
Circa 5 mila persone partecipano ogni anno a questa cerimonia aziendale: chi per assaggiare le tante prelibatezze che vengono proposte; chi per regalare ai propri bimbi un pomeriggio tra giochi, animazione e merende speciali.
Spettacoli
Tra gli spettacoli in programma ci sono un concerto dell’orchestra “Luca Bergamini”; un’esibizione dei ballerini della scuola “Amici della danza”; “Bimbobell” per i più piccoli e un dj set di Radio Studio Delta.
Degustazioni
Come da tradizione, la Festa del latte darà l’opportunità di esaltare i valori, la genuinità e la qualità divenuti certificato di garanzia dell’azienda. Durante il pomeriggio sarà possibile degustare tutti i prodotti di spicco della Centrale del Latte: latte, yogurt formaggi freschi e il gelato soft. La grande novità sarà rappresentata dal “Grottone di Romagna”, formaggio da taglio che dopo la cagliata stagiona 18 mesi di cui 9 nelle fosse di tufo di Sogliano. Il ricavato della degustazione verrà devoluto alle associazioni del territorio: Avis, Ior, Isal, Arrt, Acistom e Auser.
Numeri
Fondata nel 1959, la Centrale del Latte di Cesena raccoglie, dai suoi 20 conferenti, 9 milioni di litri di latte all’anno per trasformarlo nella vasta selezione di prodotti che commercia al dettaglio e nella grande distribuzione.
Per la cooperativa, oggi, lavorano 80 dipendenti «con un trend in costante crescita», segnala Bazzocchi.
La produzione è totalmente interna e ancora legata ai metodi artigianali. Con 23 mezzi di proprietà distribuiscono i prodotti da Imola a Cattolica tutti i giorni.
L’organizzazione complessiva ha permesso al caseificio romagnolo di chiudere l’anno 2024 con un fatturato pari a «21,5 milioni di euro, con una proiezione di 22.5 milioni per il 2025», stima la dirigenza.
 
 