Cesena, caso Zanella, il papà di Noemi continua la caccia alla figlia in Polonia: “Serve alzare il livello delle ricerche, qui rapire un parente non è reato”

Cesena
  • 27 marzo 2024

“A livello culturale e legislativo, in Polonia, rapire un parente non è reato. Serve alzare il livello di ricerche: perché ci sono 4 sentenze contro la mia compagna. Che anche la Polonia non può ignorare”. Filippo Zanella il padre della piccola Noemi, ha questa mattina incontrato la stampa in collegamento internet dalla Polonia dove da mesi sta dando la caccia alla sua ex compagna per ritrovare la figlia sparita nel nulla. Per dare seguito alle sentenze polacche ed italiane che dicono che la piccola Noemi debba stare col padre e vivere nella sua città e nel suo Paese di nascita: Cesena, e l’Italia.

“Sto setacciando quanto nelle mie forze. Scuole, sanità, e contatti familiari che la mia compagna poteva avere. Ma di fatto io al momento non so neppure con certezza se la mia ex compagna e mia figlia siano vive o morte. Ci sono 4 sentenze, due italiane e due polacche che dicono che Noemi deve stare con me ed in Italia. Ma qui a livello culturale e legislativo c’è poca sensibilità su queste tematiche perché il rapimento di minori non è un reato perseguito penalmente, quindi mi scontro con una cultura differente che non tiene conto del sentenze internazionali che dicono altro. Resterò almeno altri tre mesi qui per continuare le ricerche. Ma intanto mi auguro che possa elevarsi il livello d’impegno della polizia polacca, La situazione politica qui è tale che ora le nuove forze alla guida del Paese dicono, a parole, di voler perseguire i rapimenti internazionali di minori. Ma di fatto la polizia qui ancora con tutti gli strumenti che si hanno ad disposizione nel 2024 Noemi non l’ha cercata a dovere. In Italia oltre a coinvolgere i media è in preparazione da parte dell’onorevole Alice Buonguerrieri (Fdi) una interrogazione che avrà risposta dal Ministro. Intanto mi scontro con la famiglia della mia ex compagna: che non dice nulla della vicenda salvo saltuariamente intervenire ed interferire con le ricerche “spiegando” che ci sia un’altra verità; su questo che è invece un rapimento da condannare e condannato sia dalla Polonia che dall’Italia. Una famiglia che facilmente sta tutelando la mia ex compagna e contribuendo a far sia che mia figlia sia una bambina scomparsa nel nulla”.

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