Cesena, camminata serale del sindaco nei luoghi della paura

Cesena

Di fronte all’ondata di episodi di violenza e vandalismo in città, il sindaco Enzo Lattuca ha scelto di visitare “fuori dai radar”, accompagnato da un ristretto manipolo di giornalisti, i luoghi caldi al centro delle cronache preoccupanti delle ultime settimane. Ma anche spazi storicamente alle prese con degrado e commissione di reati. Partito alle ore 22 di giovedì dalla stazione ferroviaria, luogo che un po’ in tutte le città è sinonimo di potenziali situazioni a rischio, ha fatto un mini-tour tra il Cubo scolastico, vicolo del Gasometro, il parco 11 settembre, vicino all’Ipercoop “Lungosavio”, piazzale Machiavelli, parco della Rimembranza alla rocca e viale Europa. Tutti punti dove le problematiche hanno una radice comune e la ricerca di una maggiore serenità del vivere nell’arco di tutte le ventiquattr’ore giornaliere passa da soluzioni simili.

I due volti della sicurezza

«Abbiamo la massima consapevolezza che le forze dell’ordine stanno facendo di tutto per mantenere i livelli di sicurezza e di questo le ringraziamo - ha detto il sindaco - Tocca a loro, con cuila nostra amministrazione comunale hala massima collaborazione e un confronto continuo,seguire e perseguire i reati che vengono commessi e intervenire dove ci siano situazioni che incutono timore alla cittadinanza». Ma Lattuca non si è chiamato fuori: «Come amministrazione comunale, sappiamo che ci sono parti della città che meritano interventi di riqualificazione puntuale. Si va dalla maggiore illuminazione pubblica a un migliore presidio che può essere dato da attività economiche che si possono insediare e da eventi che possiamo e vogliamo organizzare. Anche questo è un modo per rendere un po’ più frequentate e quindi meno nella disponibilità di chi vuole delinquere queste zone, che si abbruttiscono con l’isolamento. Si chiama sicurezza urbana e si affianca alla sicurezza pubblica. Unite, fanno la certezza che non ci sia una sottovalutazione del problema, ma un impegno per garantire al sicurezza dei cittadini».

Il nervo scoperto dell’area Cubo

La camminata notturna ha messo subito in risalto come, attorno al Cubo scolastico, le zone adatte a nascondersi per chi voglia consumare o spacciare droga siano numerose. Quegli spazi di giorno sono frequentati dagli studenti e da clienti e utenti delle varie attività e quindi non sono nascondigli, ma lo diventano facilmente nelle ore serali. «Chiuderemo dalle ore 16 il parcheggio sotterraneo al Cubo, che invece al mattino e fino al primo pomeriggio è utilissimo agli insegnanti. Questo permetterà di impermeabilizzare le tante porte di sicurezza dall’interno all’esterno, che sono necessarie per l’agibilità dell’edificio ma che ora servono soltanto a chi vuole nascondersi per consumare droga o bivaccare». Salta subito all’occhio, sul retro, che la presenza dell’“America Graffiti” crea uno “stacco” dal resto del contesto. Con luci accese alte e prato ben curato, quasi a ogni ora, col coprifuoco in via di superamento, c’è gente attorno che pasteggia. «Così - osserva Lattuca - chi cerca angoli nascosti deve spostarsi in zone meno esposte. Come vicolo del Gasometro, che si presta alle scorribande ma che renderemo meno discreto per i vandali o le brutte frequentazioni, migliorando con nuova illuminazione anche la visibilità notturna». La zona scolastica, dal 2025, con i corsi di laurea di Psicologia che si trasferiranno nella nuova sede in zona ex zuccherificio, avrà ampi spazi a disposizione, da riportare a nuova vita: «La presenza del progetto all’ex “Le Fricò” e il futuribile riutilizzo di tutti questi spazi non solo per fini di studio porterà maggiori presenze di persone anche in orario serale. Un altro deterrente per chi vuole delinquere».

Telecamere utili ma non bastano

I punti sotto osservazione sono tutti già presidiati da telecamere, che - fa notare il sindaco - sono un deterrente per la commissione dei reati ma poco incidono sulle maleducazioni o sui vandalismi. Anche una zona come il parco 11 settembre necessita di più luce e vanno eliminate alcune barriere, come la grande vasca centrale inutilizzata, che ora sono un ricettacolo di immondizia e disagio. In futuro possono diventare nuovi spazi per le tante famiglie che vivono nei dintorni, che ora non li frequentano». Il resto lo farà l’azione privata. Ad esempio, l’edificio di 1.000 metri quadrati dell’ex università, che si trova nel parco ed è di proprietà della Fondazione Cassa d Risparmio, una volta ceduto ad un’azienda, porterà lavoratori e frequentazioni diurne. E così allontanerà chi cerca isolamento e anfratti.

I giardini Serravalle

«Portare gente anche di sera» è l’antidoto ai balordi su cui punta Lattuca. Il discorso vale anche per i giardini di Serravalle. «Ora qui è tutto buio e senza nessuno che passa. Camminando non dà l’impressione di un buon posto dove passare per rincasare. Si respira la possibilità di fare brutti incontri. Compito dell’amministrazione sarà anche quello di stimolare la nascita in punti di ritrovo in questi spazi verdi. Chioschi dove poter bere qualcosa e fare due chiacchiere, che richiamino gente anche di sera. O attività simili, assieme ad eventi. Se i residenti sentiranno un po’ più di confusione fino a tardi, sapranno però che l’area in cui abitano non è più potenziale territorio di brutti incontri».

Più polizia locale anche di sera

Tra le decisioni prese in queste ore c’è quella di aumentare il numero di pattuglie della polizia locale in servizio fino a tarda ora. «Ciò - sostiene il sindaco - permetterà di presidiare il territorio meglio, sgravando le forze dell’ordine del compito di rilevare gli incidenti stradali e permetterà loro dunque di avere più tempo per dedicarsi ai reati o alle chiamate dei cittadini per questioni pericolose. La polizia locale ha nel frattempo chiuso anche il concorso per assumere ad agosto inoltrato 12 nuovi agenti per i quali è stata creata una graduatoria».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui