Cesena, Cac: mille soci in assemblea con un bilancio in crescita e gli elogi del ministro Lollobrigida

Cesena
  • 11 maggio 2025

Quasi mille tra soci, dipendenti, collaboratori e stakeholder della Cac si sono riuniti questa mattina in assemblea, approvando un bilancio 2024 con un valore della produzione di 57 milioni di euro, in crescita del 27%, e ricco di investimenti.

La Cooperativa Agricola Cesenate, leader mondiale del settore sementiero, fondata nel 1948 e con oltre 2mila aziende agricole associate, ha registrato l’anno scorso un utile di 1,25 milioni di euro e liquidato ai soci 37,5 milioni.

«Il nostro compito oggi - ha affermato il presidente Giovanni Piersanti - è interloquire con le istituzioni guardando sia al presente che al futuro, con progetti solidi e lungimiranti».

Il plauso del ministro

A testimonianza di questo confronto, Piersanti ha letto la lettera inviata alla cooperativa dal Ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, dopo la visita fatta a Cac il 6 maggio. «Ho potuto constatare la profonda attenzione che dedicate alla qualità e alla ricerca, notando con piacere l’adozione di tecnologie e impianti all’avanguardia - ha scritto - Il ruolo delle cooperative in questo comparto è importante non solo sotto il profilo economico, ma anche per il presidio del territorio, la valorizzazione del lavoro agricolo e la competitività delle produzioni italiane sui mercati internazionali. L’agricoltura ha bisogno di una visione chiara. Il Governo ne è pienamente consapevole, ed è per questo che stiamo portando avanti un lavoro importante per restituirle la centralità che merita».

Tornando al bilancio, Piersanti ha evidenziato «risultati positivi in annate difficili, tenendo sempre in considerazione la soddisfazione dei soci».

Gli interventi in assemblea

Uno di loro, Franco Fagioli, ha detto: «Sono state annate molto complesse e aver avuto vicini i tecnici Cac durante le difficoltà è stato fondamentale. Sono quindi orgoglioso della cooperativa, una realtà che non lascia indietro nessuno».

L’importanza della base sociale è stata al centro del contributo di Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura: «Le produzioni vegetali attraversano una fase storica difficile sotto il piano produttivo, eppure Cac continua a raggiungere risultati straordinari, nel nome di tradizione e innovazione per rimanere competitivi sul mercato. Due sono i punti di valore che la cooperativa porta avanti: la responsabilità di stare insieme e il ricambio generazionale, fondamentale per rimanere leader del settore».

Simone Gamberini, presidente di Legacoop, ha sottolineato che «Cac tutela gli agricoltori fornendo gli strumenti per sorpassare momenti di difficoltà e la filiera di cui fa parte è strategica nell’agroalimentare, concetto da ribadire più spesso, anche a livello politico. Gli investimenti sono la testimonianza della volontà di dare valore a questi progetti. C.ac ha fatto passi avanti con strategie solide, da cui prendere esempio. Il bilancio positivo è figlio della cultura aziendale di questa cooperativa, in cui ricerca, innovazione e intergenerazionalità sono le parole d’ordine».

Dopo l’approfondimento sull’andamento delle colture curato da Luigi Gianoglio, direttore Commerciale di Cac, la direttrice amministrativo-finanziaria Tania Buda ha presentato le attività e i risultati dell’intero gruppo sementiero, che vede un fatturato di oltre 100 milioni di euro». Franco Baldiserri, direttore di Produzione, ha poi illustrato gli efficientamenti in campo logistico e produttivo realizzati.

Emozionante l’intervento del coordinatore della Direzione di Cac, Andrea Maltoni, prossimo alla pensione: ««Gli obiettivi e le motivazioni cambiano quando una cooperativa diventa così grande, ma le aziende devono sempre mantenere uno stile legato alla dignità delle persone e al loro coinvolgimento. L’attaccamento a questa azienda è così radicato che spesso non si riconosce chi è socio e chi è dipendente. Sono stato testimone della riorganizzazione da un periodo di crisi, con un nuovo clima aziendale e sociale che ha portato all’azienda solida di oggi. Mi ha fatto piacere lavorare in una cooperativa dove la persona è al centro, Cac è, con la sua tradizione e la sua innovazione, l’azienda più bella del mondo”.

L’assemblea si è conclusa con il tradizionale pranzo sociale.

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