Cesena, botte fra ragazzine. Il branco “tifa” e filma tutto coi telefonini ma nessuno chiama le forze dell’ordine VIDEO

Cesena
  • 06 dicembre 2024

Due ragazzine che fanno a botte e si tirano i capelli alla fermata degli autobus di fronte alla stazione ferroviaria. Tutto intorno tantissimi che “fanno il tifo” e riprendono la scena con il telefonino. Sono tutti maschi, tranne una ragazza che tiene in mano i giubbotti delle due contendenti, che se li sono evidentemente tolti e si affrontano in felpa.

Nessuno dei tanti ragazzi intorno prova a separarle, anzi l’impressione è che facciano cerchio per evitare che qualcuno possa provare ad avvicinarsi e magari interrompere lo “spettacolo”.

Vista la miriade di cellulari in azione, ieri pomeriggio hanno iniziato a circolare in rete varie versioni dei video che sono stati girati. E di adulti non se ne vede nemmeno l’ombra, pur essendo stato il duello in una zona molto frequentata. Non risulta sia stata chiamata a intervenire nessuna forza dell’ordine.

Il precedente

Un caso che ricorda quanto avvenuto poco più di un anno fa, anche in quel caso tutto ripreso dai telefonini, costato la denuncia a due ragazzine da parte dei carabinieri di Cesena. Un’aggressione probabilmente organizzata (come lascia supporre il fatto che prima ancora che iniziasse la zuffa ci fosse già chi stava videoriprendendo la scena, poi finita in rete) con una ragazzina delle prime classi delle superiori pestata da tre compagne. “Rea”, a quanto pare, di non aver permesso loro di copiare i suoi compiti. Il tutto avvenne sotto gli occhi anche di decine di automobilisti di passaggio lungo la via Emilia. Quel giorno l’adolescente venne avvicinata da tre coetanee, che si scoprirà poi essere compagne di classe. Le buttarono a terra lo smartphone. Poi iniziarono a picchiarla, in tre contro una, mentre il tutto veniva filmato. Mentre all’aggredita fu strappata una treccia di capelli e colpita con calci e pugni anche mentre era a terra, la zuffa si era spostata dal marciapiede alla strada con le giovani che rischiarono di essere investite. Poi alcuni studenti coetanei intervennero per separarle.

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