Cesena, bomba d’aereo a Ponte Abbadesse: evacuazione in vista durante la rimozione ma senza chiudere la scuola

Sul quando e sul come bisognerà attendere le indicazioni degli artificieri, ma è scontato che servirà un’evacuazione per rimuovere l’ordigno bellico rinvenuto a Ponte Abbadesse. È una bomba inesplosa 500 libbre, che fu sganciata dagli Alleati durante la seconda guerra mondiale, a circa 500 metri di distanza dal torrente Cesuola. È stata individuata tre giorni fa, durante i lavori preliminari alla realizzazione della cassa di laminazione anti-allagamenti che sorgerà lì. Se ne stanno occupando i tecnici della ditta “Bcm Multi Services” di Padova”, che nel sottosuolo si sono imbattuti in questo grosso residuato bellico. Appena la Prefettura è stata informata del ritrovamento si è attivata e, dopo una prima messa in sicurezza, si è disposta una vigilanza delle forze dell’ordine nell’area, in attesa di definire come intervenire.
Pur non essendoci pericoli nell’immediato, l’allontanamento temporaneo di un certo numero di residenti nei paraggi dell’ordigno sarà inevitabile mentre gli specialisti lo sposteranno. Quante famiglie dovranno andarsene da casa e per quanto tempo è presto per dirlo. La prima variabile dipende dal raggio di sicurezza che sarà ritenuto adeguato per consentire agli artificieri di operare in sicurezza. A seconda di quale sarà la decisione (di solito bastano poche centinaia di metri), potrebbero essere coinvolte, a occhio e croce, da poche decine di persone e qualche centinaio. Per quel che riguarda la durata del disagio, che si gestirà attraverso il Coc (il Centro operativo comunale) cercando di ridurlo al minimo sulla base di piani che esistono già per situazioni del genere, la speranza è di limitarlo ad alcune ore. In particolare, a quelle diurne, in modo da non dovere affrontare il problema del pernottamento di chi non potrebbe dormire nel suo letto. A ogni modo, anche durante la giornata il Comune metterà a disposizione degli evacuati spazi il più possibile confortevoli dove aspettare di potere fare rientro a casa.
Quando si saprà il giorno in cui gli artificieri del gruppo Eod appartenente al Reggimento Genio Ferrovieri di Castelmaggiore (Comando Forze Operative Nord di Padova) entreranno in azione e si chiariranno le modalità di intervento, la popolazione interessata sarà avvisata con un congruo anticipo, in modo da potersi organizzare.
Intanto, una cosa che sembra certa, e questo eviterà non pochi scogli con cui dovrebbero fare i conti le famiglie che hanno figli in età scolare, è che non dovrebbe esserci la necessità di chiudere la non lontana scuola.