Cesena, blitz per salvare 23 gatti rinchiusi in casa immersi negli escrementi



Due stanze e una veranda di un appartamento in un palazzo in via Abuzzi, nei dintorni dello stadio, erano diventate un inferno per 23 gatti stipati lì e lasciati nella sporcizia. Fino a diventare loro malgrado una bomba dal punto di vista igienico-sanitario. Probabilmente da mesi quegli animali, un terzo dei quali sono cuccioli, sono stati vittime di una incuria totale dalla proprietaria. Finché, dopo ripetute segnalazioni dei vicini e l’interessamento dell’amministratore condominiale, anche a seguito della caduta dall’alto di uno dei mici, chi di dovere si è attivato ieri mattina per mettere fine a quello scempio.
La padrona di casa, che nega che si possa parlare di gatti abbandonati, è stata contattata al telefono prima del “blitz”. Ma ha risposto che era fuori città e non aveva alcuna intenzione di tornare nell’alloggio finito sotto la lente. A quel punto, addetti dell’Ausl, vigili del fuoco, agenti della polizia locale e volontarie del gattile sono entrati in azione. Una volta aperto un varco, usando anche l’autoscala del 115, si è spalancata davanti ai loro occhi una scena disgustosa. Gli escrementi erano tanti e ovunque, al punto che erano arrivati a riempire fino all’orlo il lavello nella veranda. Ovviamente la puzza era insopportabile. Dalle prime verifiche, non ancora concluse, non sono stati trovati gatti morti, ma lo stato di abbandono e incuria era evidente. Così tanto che ora la responsabile rischia di beccarsi una denuncia per maltrattamenti di animali.
Per fortuna, a parte il cattivo odore dovuto alla permanenza in mezzo alle loro feci, i mici che sono stati recuperati e trasportati dentro trasportini fino al gattile non sembrano in pessime condizioni. A un primo sguardo non si sono neppure notati segni evidenti di denutrizione. Serviranno verifiche più accurate per valutare le condizioni di salute di ciascun esemplare, ma l’impressione è che gli animali tolti da quell’ambiente domestico malsano possano riprendersi con le dovute attenzioni che non hanno ricevuto finora. Quelle che ora gli forniranno con la solita dedizione le volontarie della struttura in via Giulio Pastore, gestita da Enpa, sotto la regia di Francesca Falzaresi e con l’apporto di storiche amiche dei gatti, come Manuela Siboni.