Cesena, bimbi e genitori con Mariangela Gualtieri fanno la “rivoluzione dei gessetti” per Gaza con 200 frasi e disegni sulle piazze davanti alla biblioteca












La forza della semplicità e della creatività dei bambini, a colpi di frasi e disegni fatti per terra con gessetti bianchi e colorati, hanno trasformato le piazze davanti alla Malatestiana in un luogo di lotta pieno di vita al fianco della gente di Gaza, contro l’orrore del genocidio in corso. È accaduto dalle 17.30 alle 19 di ieri, quando una trentina di persone sono state protagoniste di una mobilitazione in una forma originale rispetto a quelle consuete. A chiamarle a raccolta è stata una voce culturale coinvolgente come quella di Mariangela Gualtieri, poetessa e fondatrice del Teatro Valdoca. Col passaparola ha coinvolto suoi amici e i loro figli, che hanno ricoperto con oltre 200 messaggi di pace la pavimentazione non solo di piazza Bufalini, attorno al monumento davanti all’ingresso alla biblioteca moderna, ma anche l’intera piazza Almerici. Parole di sofferenza per il massacro dei Palestinesi e vicinanza alle vittime, di pace ma anche di giustizia e di liberazione si sono mischiate a disegni di tutti i generi. Fiori, alberi, cuori, mani e piedi, case e macerie stilizzate da cui si alza il fumo delle distruzioni, farfalle, gatti e persino draghi si sono aggiunti a frasi eloquenti. E anche a inviti toccanti a “vedere i nostri figli in ognuno di quei bambini” fatti a pezzi dalle bombe israeliane, come ha scritto uno degli adulti presenti. E, ancora, una definizione magistrale: “Sai cosa è la guerra? Ladri di vita”. Poi una sintesi da brividi di quanto sta accadendo a Gaza da 20 mesi: “Bombardati, mutilati, affamati”.
Mariangela Gualtieri si era già fatta sentire durante le recenti manifestazione in piazza, attraverso una sua lettera in cui invitava tutti ad attivarsi, perché - sta ripetendo - «non è più credibile la pietà senza atti conseguenti». L’azione creativa di ieri è stato uno splendido esempio di come si possa fare sentire la propria voce in modo spontaneo e dal basso, anche in modalità diverse da quelle tradizionali, pur preziose.